Il test per le Professioni sanitarie si svolgerà il 15 settembre 2022. Come il test di Medicina, anche questo avrà luogo in contemporanea in tutta Italia. Tuttavia, le domande non saranno uguali per tutti. Il Ministero dell’Università non prepara infatti i quesiti per questo tipo di test, lascia invece agli atenei la possibilità di scelta. L’unico obbligo è quello di attenersi alle linee guida pubblicate nel bando ministeriale.

Il bando del ministero e le Professioni sanitarie

Il bando del MUR è stato pubblicato: all’interno di esso, oltre alle modalità con cui si svolgerà il test, che sono sempre le stesse e che andremo ad esaminare, vengono resi noti i posti disponibili divisi a seconda delle professioni sanitarie disponibili.

Ecco l’elenco delle professioni sanitarie incluse nel test:

 

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Le domande del test 

Anche il test per Professioni sanitarie è a numero chiuso. Si compone di 60 quesiti a risposta multipla di logica, biologia, chimica, matematica, fisica e competenza di lettura e conoscenze acquisite negli studi. Va completato in 100 minuti. La valutazione delle domande si svolge così:

  • 1,5 punti per risposta esatta
  • -0,4 per ogni risposta errata
  • 0 per ogni risposta non data.

Gli atenei pubblici che ospitano il test per Professioni sanitarie possono scegliere due alternative per la realizzazione dei quesiti. Prese a visione le indicazioni del bando ministeriale sugli argomenti da utilizzare, le università possono preparare in autonomia le domande oppure affidarsi ad enti specializzati. Il più utilizzato è CINECA, ma esiste anche l’alternativa di CASPUR. Nel secondo caso sarà più semplice per gli studenti reperire test e simulazioni online. In ogni caso non c’è da temere, anche le università che scelgono l’autonomia si basano sugli stessi argomenti e spesso le domande si ripetono.

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Come funzionano il test e la graduatoria

Il test si svolge lo stesso giorno in tutta Italia, lo abbiamo specificato all’inizio, e quest’anno avrà luogo il 15 settembre 2022 in tutti gli atenei pubblici. Nel caso delle università private è bene consultare i singoli bandi perché nella maggior parte dei casi i test si svolgono nella prima parte dell’anno corrente. Non bisogna lasciarsi ingannare però: le graduatorie di Professioni sanitarie sono divise per ateneo. I posti disponibili nel bando sono quelli per tutta Italia ma ogni università ha le proprie disponibilità a seconda del corso scelto e pertanto anche i punteggi minimi variano in base all’ateneo.

Esaminare le disponibilità degli atenei 

Proprio per questo il test di Professioni sanitarie, molto più di quello di Medicina, deve prevedere da parte del candidato uno studio approfondito dell’università in cui provare il test. In quanto ci sono effettivamente maggiori possibilità di successo in alcune strutture rispetto ad altre, specie se si ha in mente una professione specifica. Quando ci si registra per il test si è comunque tenuti a segnalare le preferenze dei corsi che si desidera frequentare.