Si tratta di un lavoro molto specifico e coinvolto nella gestione della salute mentale dei singoli. È il tecnico della riabilitazione psichiatrica, una professione sanitaria che si occupa di riabilitare i pazienti nella loro vita quotidiana nella gestione della propria salute mentale. Il tecnico della riabilitazione psichiatrica (TeRP per brevità) gestisce e aiuta in questi aspetti della vita che necessitano un controllo e un’influenza maggiore.

Lavorando sulla quotidianità, il TeRP aiuta il paziente a recuperare le abilità di base come uscire di casa, prendere un mezzo pubblico, cucinare e lavarsi. In più lo accompagna nelle abilità relazionali come comunicare con gli altri, chiedere aiuto, ritrovare rapporti e amicizie. Il professionista sanitario riporta il paziente alla vita, aiutandolo a riacquisire abilità sopite dalla malattia ma essenziali per riallinearsi con le altre persone. Per farlo crea le condizioni favorevoli per il recupero e aumentare la sua qualità di vita.

Come si diventa terapista della riabilitazione psichiatrica

Per diventare tecnico della riabilitazione psichiatrica si deve superare il test a numero chiuso per Professioni sanitarie e indicare come preferenza il corso di laurea corrispondente. Dopo la triennale e il tirocinio sarà possibile iscriversi all’albo professionale e iniziare ad esercitare. Il tirocinio, che inizia già dal primo anno, si svolge tra comunità, centri diurni, centri psicosociali e ambulatori.

Se si intende proseguire nello studio e nella specializzazione ci sono inoltre tre possibilità:

  • Un corso di laurea magistrale in Scienze cognitive e processi decisionali o Programmazione e Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali
  • Master di primo livello di vario genere
  • Un altro corso di laurea triennale

 

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Dove lavora il TeRP

Dopo l’abilitazione al TeRP si aprono molte strade. Solitamente i luoghi con maggiore necessità sono le comunità residenziali e i centri diurni. Tuttavia, anche le strutture psichiatriche di vario genere coinvolgono il professionista in un serrato lavoro di equipe. I CPS, centri psicosociali, lo assumono come referente riabilitativo ed educativo. In questo caso si trova a capo di gruppi, si regola con gli enti esterni e gestisce i colloqui con i pazienti. C’è inoltre spazio nei SERD, centri di dipendenza. Considerando sempre l’alternativa della libera professione. Essendo una professione relativamente nuova, le possibilità lavorative sono molte e inesplorate. È inoltre molto semplice essere coinvolti in più collaborazioni differenti e avere a che fare con centri e luoghi di lavoro molto specifici.

Come si organizza l’attività

Il lavoro del tecnico di riabilitazione psichiatrica si articola costruendo un “progetto” su un paziente. Nelle riunioni con il team sanitario, composto da psichiatri, infermieri e assistenti sociali, si discute quale terapia seguire con la persona e quali obbiettivi fissare. I pazienti non li segue esclusivamente nell’ambiente sanitario o al domicilio. Anzi, il TeRP li incontra anche fuori e li spinge a sfidare la propria comfort zone. Con i pazienti singoli fa anche attività necessarie allo “sblocco” di alcune caratteristiche da perseguire.

L’attività di gruppo, infine, si svolge con pazienti e altri colleghi. Le attività permettono un costante confronto che aumenta anche le capacità relazionali dei pazienti coinvolti. In più, l’attività di osservazione è fondamentale per un TeRP per comprendere come procedere con chi ha in cura.