Se ne hanno testimonianze sin dall’antichità ed è una professione che non è mai invecchiata: l’ostetrica (o ostetrico) è una dei professionisti sanitari più quotati. Ostetrica è la figura professionale che, in possesso della laurea abilitante e dell’iscrizione all’albo, “assiste e consiglia la donna durante gravidanza, parto e puerperio”. Inoltre “conduce e porta a termine parti a basso rischio con propria responsabilità e assiste al neonato”, secondo l’articolo 1 del suo profilo professionale.

Studi e formazione per diventare ostetrica 

Per diventare ostetrica si deve seguire un percorso obbligato, prima di studio e poi di tirocinio. Il primo step necessario è il superamento del test di Professioni sanitarie a numero chiuso. L’esame si svolge a settembre in contemporanea in tutta Italia, ma le graduatorie sono legate ai singoli atenei e così i posti a disposizione. Il corso di laurea ha una durata di 3 anni, composti anche da tempo dedicato al tirocinio formativo. Ottenuta la laurea e l’iscrizione all’albo si può comunque scegliere di proseguire per una laurea specialistica, master e dottorati.

Dove lavora un’ostetrica

L’ostetrica (o ostetrico) è una figura di grande valore in un’equipe medica e potrà trovare una collocazione lavorativa in molte realtà, tanto che è una tra le professioni sanitarie più richieste:

  • Reparti ospedalieri di ginecologia e ostetricia;
  • Ambulatori pubblici e privati
  • Pronto soccorso ginecologici
  • Nidi
  • Consultori

Non bisogna inoltre pensare che il ruolo dell’ostetrica sia legato solo ed esclusivamente al parto. Le sue conoscenze sono necessarie anche per assistenza e preparazione di interventi ginecologici, nonché prevenzione e accertamento di tumori ai genitali femminili. Da non sottovalutare la sua influenza anche nei programmi di assistenza materna e neonatale e nella gestione di interventi sull’educazione sessuale rivolti alla comunità come ai singoli soggetti.

I doveri e i compiti dell’ostetrica

Esaminiamo meglio quali sono gli aspetti più importanti del lavoro dell’ostetrica.

Prima di tutto stanno al professionista ostetrico i doveri di identificazione e realizzazione di tutta la continuità assistenziale ginecologica e ostetrica in caso di emergenza, mantenendosi al passo con le novità in campo medico per emergenza e soccorso. Esistono molti momenti imprevisti che l’ostetrica deve saper affrontare e prevedere con una donna partoriente e l’ostetrica deve essere un professionista rassicurante che si occupa anche di ciò che può rappresentare una complicanza.

1 – Assistenza ostetrico-ginecologica

L’assistenza ostetrico-ginecologica si applica, come abbiamo detto, a molti aspetti della vita della donna. La prevenzione è centrale in questo senso. Patologie della mammella, malattie infettive e metaboliche, sterilità e infertilità fanno parte di questo spettro. All’ostetrica sta anche l’accompagnamento della paziente che stia attraversando queste situazioni o che dovrà affrontarle in futuro.

L’assistenza, comunque, non si esaurisce con la nascita: i neonati con esigenze speciali sono al centro e devono essere immediatamente curati al meglio. L’ostetrica deve conoscere le problematiche neonatali che potrebbe andare ad affrontare anche improvvisamente dopo un parto e saper illustrare alla neomamma cosa fare.

2 – Educazione sessuale e malattie

L’educazione è il secondo pilastro dell’ostetrica e si delinea con l’importante trasmissione di conoscenze utili alle pazienti. Prima di tutto con i rischi della sessualità e delle malattie così trasmesse, passando attraverso la prevenzione di patologie legate all’apparato femminile. Dunque, la professionista potrà illustrare alla donna l’importanza di pap-test, autopalpazione del seno, ecografia periodica e vaccinazione per il papilloma virus.