Come si stabilisce qual è l’università migliore per Medicina? Censis aiuta

Lo abbiamo detto già più volte: la facoltà di Medicina è una delle più difficili da intraprendere e prevede studio e applicazione sin dall’inizio. Proprio perché si tratta di un campo impegnativo però, lo studente ha diritto a pretendere il meglio per la propria formazione. In questo senso ogni anno il Censis stila una puntuale classifica delle migliori università (anche per Medicina), a disposizione di tutti i candidati.

La classifica Censis sulle migliori università

Scopri l’aggiornamento della classifica 2022.

Il podio delle statali nel biennio 2020/21 è rappresentato da Milano Bicocca, Pavia e Bologna. Mentre tra quelle private Milano San Raffaele, Milano Cattolica e Campus Biomedico di Roma. Censis attribuisce un punteggio ai singoli atenei, a seconda di insegnamenti, offerta di facoltà e punteggio dei laureati. Questa raccolta determina poi le migliori università di Medicina in Italia. Milano Bicocca ha totalizzato 107 punti, Pavia 102 e Bologna 93.

Dalla classifica si mostra evidente come le migliori università si concentrino nel Centro Nord del Paese, mentre i risultati peggiori restino al sud. Gli ultimi tre posti sono infatti occupati da Palermo (71), Salerno (71) e Chieti-Pescara (69,5). Una differenza è rappresentata dall’università di Sassari, che si conquista il sesto posto con 89 punti, la prima città a non essere del Nord nella parte alta della classifica. Seguita però da Foggia, che porta alta la bandiera pugliese con 88 punti.

Alcuni dettagli curiosi

Alcune curiosità sulla classifica Censis potrebbero cambiare il modo di pensare alla facoltà da intraprendere. Per esempio, che l’università di Roma Tor Vergata supera di due posti quella de La Sapienza. Oppure che l’università Federico II di Napoli (73) è a 8 posti dal fondo classifica, seguita dalla corregionale Vanvitelli (72,5). Oppure che l’università dell’Insubria di Varese è l’unica del nord insieme a Brescia (entrambe 77,5) a trovarsi a metà classifica e non nella parte alta.

Punteggio minimo, un buon indicatore

In ogni caso, la classifica Censis non è l’unico modo per stilare l’elenco delle università migliori per Medicina. È opportuno anche tenere d’occhio il punteggio minimo necessario per accedere al test di ammissione e il numero dei posti. Più il punteggio minimo è alto e più la facoltà risulterà difficile perché significa che le persone che partecipano ai test sono molto preparate.

A Milano Bicocca, nel 2020, il punteggio minimo è stato di 57,8 per 133 posti, il più alto in Italia. A Bologna per 364 posti è stato di 51,8. A Milano statale, per 500 posti, è stato di 51,5. Il punteggio più basso si è registrato a Messina, 39,5 punti per 331 posti. In penultima posizione Catanzaro con 39,8 per 280 posti. Facendo quindi una media tra i dati relativi alla facoltà e la classifica Censis si può avere una giusta cifra sulle migliori università in cui fare Medicina.

Non bisogna dimenticare che ogni necessità del singolo studente è valida: anche quelle di spazio. La facoltà di Medicina è una strada sicura e complessa di per sé, perciò oltre ai numeri è bene affidarsi al proprio istinto e non sottovalutare l’importanza di una buona preparazione, anche attraverso le simulazioni dei test.

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Aggiornamento: Test di Medicina 2022, come e quando si svolgono le prove.