La medicina interna si occupa della prevenzione, diagnosi e cura delle malattie che colpiscono gli organi interni del corpo umano. Gli internisti sono i professionisti altamente qualificati ed esperti che trattano un’ampia varietà di malattie, sia acute che croniche.

Perché scegliere di specializzarsi in medicina interna?

I motivi che possono indurre un medico a specializzarsi in medicina interna possono essere molti e variegati. La medicina interna si concentra sull’individuo nel suo insieme, considerando non solo i sintomi e le malattie fisiche, ma anche i fattori psicologici, sociali e ambientali che possono influenzare la salute di una persona.

Non manca nell’esercizio della sua professione, l’opportunità degli internisti di lavorare con altri specialisti e professionisti della salute per fornire cure complete ai pazienti. Questo approccio collaborativo può fornire un’esperienza di apprendimento preziosa e migliorare la qualità delle cure fornite. Inoltre, si tratta di una specializzazione che offre molte opportunità di ricerca e innovazione, consentendo agli internisti di contribuire al progresso medico e scientifico.

Questi medici sviluppano maggiori potenzialità di percorrere una carriera di successo perché possono lavorare in una varietà di team, in diverse strutture, tra cui ospedali, cliniche, strutture di cure a lungo termine e parametri pubbliche e private. Ciò offre una vasta gamma di opportunità di carriera e possibilità di specializzarsi ulteriormente in un’area specifica della medicina interna.

Come si diventa internista?

Il percorso previsto, anche in questo caso, prevede il conseguimento del titolo di laurea in Medicina e Chirurgia dopo aver superato il test d’ingresso e, ottenuta l’abilitazione alla professione medica con il superamento dell’esami di Stato, è possibile intraprendere il percorso di specializzazione in medicina interna che dura 5 anni.

Il tirocinio pratico e la formazione specialistica diverranno, dunque, pane quotidiano che consentiranno al medico di diventare internista. Lo specializzando sarà specializzato, dopo aver superato l’esame di idoneità che gli consentirà di poter procedere alla costruzione della propria carriera professionale.

Quali sono gli sbocchi professionali di un medico specializzato in medicina interna?

Un medico di medicina interna ha diverse opzioni di carriera. Come tutti i medici, può lavorare in ospedali, cliniche o strutture sanitarie private per fornire cure primarie e gestire pazienti con una vasta gamma di condizioni mediche. Inoltre, i medici di medicina interna possono scegliere di specializzarsi ulteriormente in altre specializzazioni come cardiologia, endocrinologia, gastroenterologia, reumatologia, nefrologia, ematologia, oncologia, ecc. oppure proseguire una carriera accademica e dedicarsi all’insegnamento e alla ricerca medica.

L’amministrazione sanitaria è un’altra opzione per l’assunzione di ruoli di gestione e amministrazione all’interno di ospedali, sistemi sanitari oppure organizzazioni sanitarie. Inoltre, alcuni medici di medicina interna scelgono di specializzarsi in medicina di emergenza e lavorare negli ambienti di pronto soccorso per gestire pazienti con condizioni acute ed emergenti. Un altro settore è quello della medicina del lavoro: gli internisti possono valutare la salute dei lavoratori, gestire lesioni sul lavoro e promuovere ambienti di lavoro sicuri.

La consulenza è, poi, una strada sempre percorribile non solo come medico ospedaliero o di strutture, ma anche come consulente per assicurazioni sulla salute e nell’ambito di medicina legale o medicina della disabilità.

Queste indicate, ovviamente, sono solo alcune delle possibilità di carriera per un medico specializzato in medicina interna e molte altre possono essere esplorate a seconda degli interessi e delle competenze individuali.

Medicina interna, una specializzazione sempre all’avanguardia

L’internista è un medico che si occupa della diagnosi, del trattamento e della gestione delle malattie interne, ovvero delle patologie che coinvolgono gli organi interni del corpo. Questa specializzazione è considerata all’avanguardia perché gli internisti sono formati per gestire una vasta gamma di problemi medici complessi e spesso multiorgano.

Inoltre, come accennato, l’approccio dell’internista è olistico, cioè mira a considerare il paziente nel suo complesso, prendendo in considerazione non solo il singolo sintomo o la singola malattia, ma anche le possibili interazioni tra più patologie e i diversi fattori che possono influenzare la salute del paziente. Quindi, già prima che si parlasse di medicina narrativa e di storia personale del paziente come “sintomo” principale, l’internista sapeva che ogni persona e la sua qualità della vita precedono la malattia.

L’interesse per la specializzazione in medicina interna è in costante crescita, poiché la complessità delle patologie e la presenza di malattie croniche e multifattoriali richiedono sempre più un approccio integrato e multidisciplinare per garantire una diagnosi e un trattamento adeguati.

Inoltre, l’evoluzione della medicina e delle tecnologie diagnostiche e terapeutiche rende necessario un continuo aggiornamento professionale per gli internisti, che devono essere sempre all’avanguardia nelle conoscenze e nelle competenze per poter offrire ai pazienti la migliore assistenza possibile.