Diventare medico è il sogno di tanti, una passione che può dare grandi soddisfazioni, ma che richiede grande impegno e diversi passi da seguire. Ma come si ottiene l’abilitazione alla professione di Medico Chirurgo?

Come funziona la laurea abilitante in Medicina e chirurgia

Il Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18 ha innovato e snellito il percorso, stabilendo che il conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia abilita all’esercizio della professione medica. In pratica, grazie alla laurea abilitante, è stato abolito l’esame di Stato svolto in forma scritta, rendendo necessario il solo titolo di laurea, unitamente al giudizio di idoneità nel tirocinio pratico svolto durante il corso di studi.

La regola si applica a tutti gli studenti iscritti ai seguenti ordinamenti:

  • Laurea magistrale afferente alla classe LM/41 in Medicina e Chirurgia;
  • Laurea specialistica afferente alla classe 46/S in Medicina e Chirurgia;
  • Diploma di laurea vecchio ordinamento in Medicina e Chirurgia.

A ogni modo, se la laurea in Medicina e Chirurgia non comprende il giudizio di idoneità nel tirocinio pratico valutativo (in Area medica, Area chirurgica e Area di medicina generale), l’abilitazione all’esercizio della professione di Medico Chirurgo si consegue dopo la laurea, attraverso lo svolgimento del Tirocinio Pratico Valutativo e previa acquisizione del giudizio di idoneità.

Come funziona il tirocinio abilitante in Medicina e Chirurgia?

Il Tirocinio Pratico Valutativo ha una durata complessiva di 3 mesi. Nel dettaglio, si articola in tre periodi da 4 settimane (anche non consecutivi), ciascuno di 100 ore e corrispondente a 5 CFU in 3 aree:

  • Area chirurgica;
  • Area medica;
  • Area della medicina di base.

Il Tirocinio Pratico Valutativo non può essere svolto prima del quinto anno di corso e prima che siano stati sostenuti con esito positivo tutti gli esami obbligatori. Il giudizio di idoneità nel tirocinio pratico valutativo equivale all’abilitazione dell’esercizio della professione. La certificazione della frequenza e la valutazione dei periodi di tirocinio spettano al Docente universitario, al Medico che dirige la struttura ospitante e al Medico di medicina generale. Ognuno si pronuncia rispetto alla propria area di pertinenza e rilascia l’attestazione di frequenza, una valutazione dei risultati e, in caso di esito positivo, il giudizio di idoneità.

Cosa si può fare dopo l’abilitazione

Dopo l’abilitazione, le strade per i nuovi medici sono diverse. Ad esempio, si possono sostituire medici di base e pediatri durante le loro assenze, si può fare la guardia medica, oppure si può prestare servizio in cliniche private. Altri decidono di provare l’esame per diventare medico di base, o tentano di entrare in una delle scuole di specializzazione di medicina, affrontando il concorso annuale per titoli ed esami.