Quello di quest’anno è stato un Test di Medicina molto particolare: l’eliminazione della cultura generale e l’addio al test per come lo conosciamo. I 14.500 posti sono stati contesi da oltre 50 mila candidati e da Milano, Roma, Bologna e Napoli sono arrivati tanti commenti sulle novità in arrivo.

Com’è stato il test?

In tanti hanno trovato biologia più difficile rispetto agli anni precedenti. Subito dopo la prova, sui social sono comparsi molti commenti ironici. “Per superare il test bisognava essere già medici”, ha scritto qualcuno. Anche l’infettivologo Matteo Bassetti si è espresso definendo i quesiti di biologia fin troppo complessi per ragazzi provenienti da liceo, con delle conoscenze di base e non così approfondite. L’esperto ha aggiunto che la soluzione di eliminare il Numero Chiuso è l’unica valida alternativa per garantire un ingresso giusto alla facoltà.

Meno fortuna, più giustizia

Ciò su cui tutti sembrano comunque essere d’accordo è che la prova, senza il “terno al lotto” della cultura generale è stata, se non altro, più meritocratica. Lo studio, fatto sui manuali per il test di Medicina, ha permesso di completare quasi tutte le domande affidandosi alla propria preparazione. Escludendo quelle di logica, che sono più una questione di metodologia che di sapere. Favorevoli, dunque, ad una svolta verso lo studio come fondamentale all’ingresso.

Cosa ne pensano gli studenti del Liceo Classico?

Alcune critiche sono arrivate dai ragazzi del Liceo Classico, alcuni hanno confermato di non avere la preparazione adatta a superare quelle domande senza uno studio aggiuntivo e intensivo ulteriore. Altri hanno lamentato l’ufficializzazione molto tarda di questa comunicazione. Solo a fine giugno, con l’uscita del bando, è stato sicuro di quale portata fosse il cambiamento che escludeva la cultura generale. Saperlo prima, hanno detto alcuni, avrebbe permesso anche un tipo di preparazione più mirata e risultati migliori.

Arrivano i TOLC

Dal 2023 invece sarà il turno dei TOLC (Test Online Cisia), il nuovo metodo che regolerà gli ingressi a Medicina se dopo le elezioni di settembre, il governo nuovo lo confermerà. Due tentativi all’anno e una modalità più agile di gestione dei test dovrebbero rendere più facile e leggero il test di ingresso. Una modifica accolta con favore dalla maggior parte degli studenti, sebbene considerata ancora “poco” rispetto ai desideri degli studenti. In tanti hanno ribadito che avrebbero voluto anche un aumento sostanziale dei posti a disposizione. Così da rispondere alla crisi di personale del sistema sanitario.

Aggiornamento: Pubblicato il decreto sui TOLC, ecco cosa cambierà nel 2023

Più concorrenti: in crescita gli studenti che tenteranno la prova

“Aumentano i tentativi ma anche i concorrenti” ha aggiunto qualcuno riflettendo. In effetti, per i ragazzi del quarto anno di liceo sarà già possibile fare il test e quindi tecnicamente aumenteranno le persone a poter tentare la prova. Senza diploma non sarà possibile frequentare, ma il loro punteggio sarà comunque importante in graduatoria. I punteggi per i primi in classifica potrebbero diventare sempre più alti e rendere l’ingresso anche più selettivo e difficile.

Basta numero chiuso

Per altri l’unica soluzione resta l’abolizione totale del numero chiuso. Più di qualcuno ha concordato che va fatta una scrematura dopo il primo anno e in base ai meriti guadagnati studiando. In tanti hanno voluto ribadire che studiare è un diritto. Molti dei ragazzi hanno ammesso di essere pronti a fare ricorso contro il test e il numero chiuso. “Un solo punto non può delimitare se sono dentro o fuori, eppure a volte basta quello”, è stato un parere comune.

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