Ogni anno a migliaia di aspiranti camici bianchi viene preclusa la possibilità di accedere alla Facoltà di Medicina per le innumerevoli irregolarità commesse durante il test di ammissione e per la conferma del sistema fallace.

Anche se per il 2023 si prevede un piccolo cambio di passo, dovuto all’introduzione dei TOLC, nel frattempo non è ancora detta l’ultima parola. Molti studenti scartati, infatti, potranno adottare il rimedio del ricorso per avere un’opzione in più di poter ottenere un provvedimento che possa consentirne l’iscrizione con riserva.

Dopo aver fornito le informazioni utili per procedere, le motivazioni per cui adottare il rimedio del ricorso, aver spiegato come e quando farlo e per quale tipologia optare, ci soffermiamo sui tempi per proporlo.

 

Siamo agli sgoccioli, il momento di fare ricorso è ora! 

In via generale, una volta riscontrata un’irregolarità – che riguardi tutti o soltanto il candidato escluso – è possibile procedere adottando il rimedio del ricorso al TAR. Rivolgersi ad esperti per poter valutare la soluzione ottimale e tagliata su misura sembra la scelta più plausibile.

Ma andiamo per ordine. Il 29 settembre sul portale Universitaly è stata pubblicata la graduatoria nominale: quella è la data a cui dobbiamo far riferimento per il giusto conteggio del termine ultimo per la presentazione del ricorso.

La stesura del ricorso, però, è cosa seria perciò manca davvero poco per muoversi. Il ricorso va presentato entro 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria. È conveniente contattare immediatamente gli esperti per eventuali dubbi, consulenze e azioni legali.

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Cosa accade dopo aver scelto la via del ricorso? 

Una volta intrapreso il rimedio del ricorso, effettuata la stesura e quindi la notifica, il giudice fisserà la prima udienza cautelare.  I tempi, in tal caso, sono strettissimi proprio perché obiettivo ultimo dell’azione è ottenere un provvedimento utile che possa repentinamente cambiare le sorti del candidato in concomitanza con l’inizio delle lezioni a medicina.

Sarà, quindi, necessario fare in fretta per ottenere dal Giudice un provvedimento favorevole alle nostre ragioni. Immediatamente dopo l’udienza, entro 2 o 3 giorni, il Giudice procederà a ad emettere l’ordinanza cautelare, ovvero il provvedimento tanto atteso.

L’ordinanza può portare a due risultati:

  • provvedimento positivo
  • provvedimento negativo

Il provvedimento positivo condurrà il Giudice a stabilire che sarà possibile per il candidato escluso, potersi iscrivere con riserva alla Facoltà di Medicina. Nel frattempo, lo stesso candidato potrà usufruire di tutti i diritti degli studenti ammessi.

Con il provvedimento negativo, invece, il Giudice può decidere che la non ammissione del candidato sia legittima e giusta e procedere alla compensazione delle spese (perciò non sarà necessario il dispendio di altre risorse economiche), oppure la condanna al pagamento delle spese processuali (per cui sarà necessario uno sforzo economico in più).

In questo secondo caso, è possibile chiedere una verifica del provvedimento negativo e una riforma dello stesso al Consiglio di Stato e procedere, quindi, al secondo grado di giudizio. Le tempistiche sono identiche e si potrà ottenere un secondo provvedimento emesso stavolta dal Consiglio di Stato.

Scopri come partecipare al ricorso e chiedi il consiglio dei nostri esperti per tutto ciò che non ti è chiaro. Continua a seguirci, per rimanere aggiornato sulle ultime novità, soprattutto in tema di irregolarità che riguardano la collettività dei candidati.

AL VIA I RICORSI CONTRO LE IRREGOLARITÀ
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