Di fronte alle irregolarità nel test di Medicina, la strada da scegliere è il ricorso

La limitazione dell’accesso al corso di laurea per la facoltà di medicina e chirurgia è stata introdotta dalla legge 264/99. I posti a livello nazionale e la ripartizione tra i singoli atenei vengono determinati dal Ministero, che provvede a predisporre i quiz. Nel corso degli anni migliaia di studenti esclusi si sono rivolti agli Organi della Giustizia Amministrativa (TAR e Consiglio di Stato) per essere ammessi al corso e molti di questi, grazie ai risultati dei ricorsi al test di Medicina, si sono potuti iscrivere.Il principio alla base della limitazione è quelle di garantire un adeguato livello della qualità formativa assicurando che il numero degli iscritti sia adeguato alle reali capacità ricettive degli atenei.

I risultati dei ricorsi al test di medicina

Annualmente si presentano diverse casistiche di irregolarità, talune hanno specifiche peculiarità in virtù delle quali è possibile agire con delle azioni legali singole. I risultati dei ricorsi al test di Medicina, a livello più generale nell’ambito delle cause collettive, sono diversi. In questo caso, il motivo principale di accoglimento è collegato alla non corretta determinazione dei posti per ogni singolo ateneo ed a livello nazionale da parte del Ministero, in virtù della mancata e adeguata verifica delle effettive capacità ricettive degli atenei, spesso superiore ai posti indicati. In altri casi gli accoglimenti si sono fondati sulla mancata copertura di tutti i posti (non riassegnazione dei posti riservati ai non residenti CEE vacanti), sulle irregolarità dei concorsi o sulle domande errate disposte dal Ministero. Nel 1999 con la legge n. 264/99 ha sanato tutte le posizioni degli studenti ingiustamente esclusi dai test di ammissione e così anche nel 2004 con l’approvazione della legge n. 288/04.

L’introduzione della graduatoria unica

Nell’anno accademico 2013/2014 è che stata introdotta la graduatoria unica nazionale con un unico test per Medicina e odontoiatria per tutti gli atenei, che ha dato luogo a ulteriori contestazioni sulla validità del sistema.

  • La graduatoria unica nazionale, attualmente in vigore, non determina solo l’ammissione degli studenti, ma anche in quale università uno studente può iscriversi (la scelta dell’ateneo non è più lasciata interamente alla volontà dello studente).
  • Il sistema di scorrimento delle graduatorie è complicato, poco chiaro e non trasparente, imponendo agli studenti di essere informati ininterrottamente sino a settembre per effettuare in tempo la richiesta di iscrizione all’università.
  • Le università non svolgono alcun ruolo nella valutazione degli studenti per l’ammissione, demandata a un quiz telematico a risposta pubblica, corretto da una società (CINECA)
  • II test mira a verificare la conoscenza dello studente relativamente alla cultura generale e ad alcune discipline specifiche, con domande che nulla hanno a che fare con il corso di laurea. In altri casi, le domande attinenti al corso di laurea presuppongono conoscenze che si acquisiscono solamente durante il corso medesimo.
  • Il sistema dei test postula soltanto una notevole capacità mnemonica dello studente

La soluzione del ricorso

Dunque, è chiaro che per il numero chiuso a Medicina e odontoiatria è auspicabile una riforma che, partendo dagli errori del passato, rinnovi il sistema per renderlo efficiente e completamente meritocratico. Nel frattempo, lo dimostrano i risultati dei ricorsi al test di Medicina, per porre rimedio a tutte le ingiustizie l’unica strada è ancora quella.