Ricorso Test Medicina 2019
Perché fare ricorso
Con la legge 264 del 2 agosto 1999 l’accesso alle facoltà di Medicina e Odontoiatria è diventato a numero chiuso. Ogni anno il MIUR, sulla base di determinati criteri tra i quali il fabbisogno nazionale, determina i posti disponibili a livello nazionale ripartiti tra i vari atenei.
Il sogno di tanti studenti quindi si interrompe molto spesso proprio a causa di questa selezione.
Tutti gli anni infatti gli studenti non solo devono fare i conti con il Numero Chiuso, ma molto spesso devono assistere alle numerose irregolarità e criticità del test stesso.
Questo spiacevole sistema esclude molti studenti meritevoli, che si vedono negare il diritto allo studio e il sogno di indossare il camice bianco.
È per questo che vogliamo offrire proprio a questi ragazzi un’altra possibilità e grazie ad una consolidata esperienza frutto dei numerosi ricorsi già avviati, mettiamo a loro disposizione i migliori strumenti per difendere ciò che spetta loro di diritto.
Ti invitiamo a compilare il form per richiedere una consulenza sulle concrete possibilità che possiamo offrirti per il ricorso al test di medicina.
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Le principali irregolarità
La gestione del test d’ingresso ha dato luogo negli anni a numerose problematiche e diseguaglianze. Inoltre, da quando il MIUR ha adottato la graduatoria unica nazionale, si sono aggiunte ulteriori incongruenze.
Sebbene la graduatoria sia unica e nazionale, le prove di ammissione si svolgono in più atenei in tutta Italia, nella stessa data e nello stesso orario. Le irregolarità potrebbero quindi essere molteplici e differenti da sede a sede. In virtù di quanto avvenuto negli scorsi anni queste potrebbero essere le più comuni:
- Scarsa chiarezza sui documenti e i criteri in base ai quali gli atenei calcolano la loro capacità formativa. Spesso infatti si è rilevato che le strutture potessero accogliere un numero superiore di studenti.
- Violazione della segretezza dei test e dell’anonimato degli studenti. Bisognerà verificare se nell’espletamento delle prove si verificheranno situazioni (come accaduto in passato) nella quali i contenuti delle prove verranno resi disponibili anticipatamente ad alcuni studenti e/o pubblicamente oppure se non venga garantito il principio di anonimato della prova selettiva.
- Estromissione degli atenei dalla stesura della graduatoria unica nazionale. Sebbene la legge 264/99 attribuisca alle università la competenza sull’ammissione ai corsi a numero chiuso, di fatto vengono ridotte a mero luogo in cui svolgere il test.
- Modifica negli anni delle procedure di selezione con meri atti amministrativi, che invece – come stabilito negli articoli 33 e 34 della Costituzione, sarebbero una materia coperta da riserva di legge.
- Limitazione della scelta dello studente e penalizzazione di coloro che non possono permettersi di studiare in un ateneo lontano dalla propria residenza, introducendo un elemento di diseguaglianza.
- Scarsa chiarezza sul procedimento mediante il quale vengono individuate le domande e le risposte del test da parte del Cineca. Quesiti che a volte si sono rivelati non originali, essendo già comparsi nella medesima formulazione nei testi di preparazione all’esame.
- Errata formazione e composizione delle Commissioni. Bisognerà verificare se la formazione delle singole Commissioni rispetta le norme in vigore.
- Irregolarità nello svolgimento delle prove. Bisognerà verificare se in tutte le sedi le prove si svolgeranno regolarmente nel rispetto dei bandi.
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Quando fare ricorso
A fronte di irregolarità rinvenute durante il test di ingresso è possibile contestare la graduatoria e fare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) nel quale si chiederà:
- l’adozione del provvedimento cautelare di sospensione e/o di iscrizione con riserva al corso
- l’annullamento della graduatoria e la contestuale ammissione di tutti i ricorrenti
- l’annullamento della graduatoria e dell’intera procedura di selezione
- la dichiarazione dell’illegittimità della mancata copertura di tutti i posti disponibili indicati dagli atenei
- il risarcimento del danno per la mancata e/o ritardata iscrizione alla facoltà e quindi all’accesso del mondo del lavoro
Il ricorso deve essere avviato entro 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria o da eventuali scorrimenti. Qualora l’istanza cautelare dovesse essere accolta, potrebbe essere permesso al candidato di iscriversi con riserva e di frequentare i corsi in attesa dell’esito della domanda di merito.
Per saperne di più sulle concrete possibilità di fare ricorso i nostri 1.000 consulenti sono sempre a tua disposizione al numero verde. In alternativa COMPILA IL FORM e sarai ricontattato