Irregolarità al test di medicina: le possibili violazioni da contestare

Durante la prova potrebbero verificarsi violazioni delle regole indicate nel Bando del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, e ulteriori irregolarità potrebbero emergere anche nei giorni successivi al test. Qui di seguito vi elenchiamo alcune delle casistiche più frequenti rilevate negli ultimi anni:

  • Utilizzo di telefoni cellulari, palmari, smartphone, smartwatch, tablet, auricoloari, webcam o altra strumentazione similare.
  • Utilizzo di materiale di cancelleria personale o qualsiasi strumento idoneo alla scrittura diverso dalla penna nera fornita dall’Ateneo.
  • Utilizzo di manuali, testi di qualsiasi natura e/o riproduzioni parziali di essi, appunti o anche fogli bianchi.
  • Consultazione fra candidati sia verbale sia con scambio di materiali.
  • Violazione della segretezza dei test e dell’anonimato degli studenti.
  • Quesiti del test errati, dubbi o addirittura con più soluzioni corrette.
  • Errata formazione e composizione delle Commissioni.

 

Come fare ricorso al test di medicina

L’organo giurisdizionale competente per questa tipologia di azione in primo grado è il T.A.R. (Tribunale Amministrativo Regionale).
Il ricorso deve essere proposto entro 60 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie nominative, i giorni sono intesi come solari. Dunque, le tempistiche per procedere sono molto brevi, considerando che l’avvocato incaricato dovrà avere il tempo di valutare le specificità del caso, redigere il ricorso e avviare la domanda.
Pertanto, è sempre consigliabile, qualora ci si voglia tutelare, essere tempestivi nel contatto con il legale e rapidi nel fornire documenti e informazioni utili.
Il ricorso al TAR generalmente prevede due fasi una cautelare e una di merito.

Viene, innanzitutto, richiesta l’adozione di un provvedimento cautelare: la c.d. “sospensiva” cioè un’ordinanza che in attesa della definizione del giudizio dovrebbe evitare che il trascorrere del tempo determini un pregiudizio in capo al ricorrente, nel caso degli studenti questo darebbe la possibilità di iscriversi “con riserva” alla facoltà di medicina e chirurgia. Contemporaneamente il giudizio di merito nel quale viene richiesto in genere l’annullamento della graduatoria o dell’intera procedura di selezione seguirà il suo corso: in caso di esito positivo garantirebbe la possibilità di accesso definitivo alla facoltà.
Contro le decisioni del TAR è possibile proporre appello al Consiglio di Stato.

E’ opportuno precisare che il bando stabilisce che entro le 12.00 del quinto giorno successivo a ciascuno scorrimento (potrebbero verificarsene di ulteriori anche dopo il 9 ottobre), tutti i candidati, salvo gli immatricolati, i rinunciatari e quelli aventi l’indicazione “posti esauriti”, devono manifestare la conferma di interesse a rimanere nella graduatoria, attraverso l’area riservata del sito Universitaly. Tale obbligo permane anche nel caso in cui lo studente abbia avviato un ricorso avverso al numero chiuso e deve essere necessariamente ottemperato, poiché in assenza di conferma il candidato decade dalla graduatoria e non conserva alcun diritto all’immatricolazione, salvo casi straordinari e fortuiti che dovranno comunque essere dettagliatamente provati.