Il Consiglio di Stato ha annullato il blocco della graduatoria del TOLC-Med, deciso a gennaio dal Tar del Lazio. Di conseguenza, la graduatoria sarà riaperta per consentire nuovi scorrimenti e offrire l’opportunità di immatricolarsi all’anno accademico in corso a nuovi candidati. Il tutto avviene a una settimana dalla scadenza del termine d’iscrizione alla nuova prova nazionale, che avrà luogo in due date: il 28 maggio e il 30 luglio 2024.

Tuttavia, il destino degli studenti che hanno sostenuto il test di medicina nel 2023 durante il quarto anno di scuola superiore (i cosiddetti “quartini”) rimane ancora incerto. Il Ministero dell’Università e della Ricerca, guidato dalla ministra Anna Maria Bernini, dovrebbe comunque agire, attraverso una norma ad hoc, in modo da garantire il futuro degli aspiranti matricole che hanno ottenuto un punteggio elevato, presumibilmente valido per l’immatricolazione nell’anno accademico 2024-25.

Prima del Consiglio di stato, la sentenza del Tar del Lazio

Come detto, lo scorso gennaio, il TOLC (Test OnLine CISIA) era stato annullato dal Tar del Lazio. Secondo il Tribunale amministrativo regionale, il sistema dei TOLC di Medicina era “non idoneo ad assicurare la selezione dei candidati più meritevoli e non ha superato il vaglio di legittimità”.

La sentenza afferma inoltre che “il meccanismo introdotto dall’amministrazione non soddisfa le richiamate esigenze, presentando elementi di rischio che, da un lato, non sono giustificati da esigenze oggettive della selezione e, dall’altro, non consentono un ordinamento degli aspiranti sulla base della sola performance, essendo la relativa posizione influenzata, in maniera anche significativa e determinante l’accesso ai corsi di laurea, dall’attribuzione di un fattore di parametrazione del punteggio che limita, in modo per ciascuno diverso, il punteggio massimo raggiungibile e che mina, pertanto, la par condicio tra i candidati”.

Il ritorno al “vecchio” test cartaceo

Alcune problematiche riscontrate nel corso della sua breve e travagliata vita, avevano prima spinto il Governo ad annullare la sessione di febbraio del TOLC-Med e, in seguito alla sentenza del Tar, ad accantonare almeno momentaneamente questa tipologia di test. Per questo si è deciso di tornare alla “vecchia” prova cartacea, ma spalmata su due giorni invece che uno.