È tra le specializzazioni mediche più stressanti, impegnative ma anche gratificanti perché particolarmente fondamentali per il Servizio sanitario nazionale. Parliamo della Specializzazione in Medicina di emergenza e urgenza, branca medica relativamente nuova in Italia (ha la sua Scuola di Specializzazione dal 2009) che, non a caso, è tra quelle che oggi soffrono maggiormente la carenza di professionisti. Secondo le ultime rilevazioni della Simeu (Società italiana di medicina d’emergenza urgenza) 2021, avremmo bisogno di circa 4200 medici specializzati in più. 

Cos’è la Medicina d’emergenza-urgenza e dove opera lo specialista 

La Medicina d’emergenza-urgenza si riferisce alle conoscenze e alle abilità cliniche necessarie per la prevenzione, la diagnosi e la gestione di condizioni acute ed urgenti. Queste possono verificarsi sul territorio (medicina d’emergenza territoriale) o in ospedale. In quest’ultimo contesto, il professionista opererà sia nell’ambito dei Pronto soccorso (con annessi letti di Osservazione Breve Intensiva) che in quello delle degenze di medicina d’emergenza 

Altri contesti in cui insieme a figure specialistiche come l’infermiere d’emergenza-urgenza, questo opererà sono:  

  • la Terapia Intensiva e la Rianimazione 
  • l’UTIC 
  • il Pronto Soccorso 
  • il Servizio 118 
  • la Terapia Intensiva Neonatale 
  • il Centro ustionati 
  • la Camera Iperbarica 
  • la Sala Operatoria.  

A livello territoriale, inoltre, il medico d’emergenza-urgenza è presente nel servizio di Elisoccorso e di Automedica (ambulanza medicalizzata). 

Il lavoro del Medico d’emergenza-urgenza

Il medico d’emergenza-urgenza è una risorsa particolarmente importante per il corretto funzionamento del nostro SSN. Basti pensare che il Pronto Soccorso e il servizio di emergenza territoriale sono le porte d’ingresso della rete assistenziale, e a come negli scenari emergenziali più difficili i loro primissimi interventi possono fare la differenza nel prevenire la morte o disabilità. 

Il medico specialista si occupa di fare diagnosi tempestive e accurate per l’identificazione precoce di malattie che possono rapidamente peggiorare, oltre che del trattamento in emergenza-urgenza di tutte le situazioni critiche. 

Il medico d’urgenza deve saper gestire un po’ di tutto, dalla febbre al trauma all’arresto cardiaco. Il suo approccio dovrà quindi essere multidisciplinare e olistico. 

Come il noto Medico d’emergenza Joe Lex diceva: “Mentre la maggior parte degli specialisti si domanda “Che cosa ha il paziente“, il medico d’emergenza si interroga su “Cosa necessita il paziente” in quel momento, nei prossimi 5 minuti, nelle prossime due ore”.  

La specializzazione in MEU

Per diventare un medico d’emergenza-urgenza è necessario ottenere la laurea in Medicina e Chirurgia e successivamente la specializzazione in Medicina d’emergenza-urgenza della durata di 5 anni. All‘interno di questo, il giovane medico acquisirà competenze trasversali e relative a diversi contesti clinici; imparerà a gestire ed operare in situazioni umane, sociali e ambientali tra le più complesse.  

Sono parte essenziale della formazione e delle conoscenze in questa branca, manovre di Rianimazione Avanzata ALS – ACLS – PALS, finalizzate al trattamento sia dell´arresto cardiaco che delle situazioni “periarresto“, come le aritmie, l’infarto, l´edema polmonare acuto, la gestione del paziente intossicato, l’ecografia in emergenza-urgenza, la diagnostica e la terapia di base in urgenza per patologie tempo dipendenti, come l’infarto miocardico acuto, l’ictus ischemico, la sepsi. 

Le competenze specifiche

Queste alcune delle competenze specifiche dello specialista in Medicina d’emergenza-urgenza, secondo quanto definito dal MIUR 

  • la valutazione del grado di urgenza e/o delle priorità assistenziali in rapporto a tutti i fattori clinico-ambientali interferenti;
     
  • la valutazione delle funzioni vitali, le manovre e le terapie per la rianimazione in urgenza e per la stabilizzazione del paziente;
     
  • la fisiopatologia, la semeiotica funzionale e strumentale, la metodologia clinica, la diagnosi e la terapia in urgenza (farmacologica e strumentale) di qualsiasi patologia che si presenti con caratteristiche d’urgenza-emergenza;
     
  • l’epidemiologia e la gestione, per quanto di competenza, delle emergenze territoriali, incluse le catastrofi;
     
  • la conoscenza e l’applicazione dei princìpi del management al fine della ottimizzazione delle risorse e degli standard di qualità;
     
  • la ricerca etiopatogenetica, epidemiologica e clinico-terapeutica applicata alle emergenze-urgenze;
     
  • la prevenzione degli incidenti e la promozione della salute.