Il benessere psico-fisico rappresenta, nell’ambito della salute dell’individuo, un binomio inscindibile. L’attenzione alle problematiche che possono causare disagio di natura psicologica sta assumendo sempre più importanza nella vita quotidiana, e tantissime persone si rivolgono all’aiuto di un professionista per superare fasi complesse o delicate della propria vita. Quel professionista è lo Psicologo.

Cosa fa lo psicologo

Lo Psicologo è, infatti, il professionista sanitario che svolge attività di prevenzione, diagnosi e cura del disagio psicologico ed emotivo. La sua attività comprende lo studio e l’analisi dei processi psichici, mentali e cognitivi (consci e inconsci), allo scopo di fornire sostegno psicologico al singolo individuo, alla coppia, al gruppo e altri organismi sociali o comunità. Il fine ultimo dell’attività dello psicologo è il miglioramento del benessere e della qualità della vita del paziente sia dal punto di vista personale che relazionale nei vari contesti quotidiani (familiare, sociale, scolastico, lavorativo).

Gli ambiti di intervento

Lo Psicologo può trattare vari tipi di disagio, tra cui:

  • gli stati d’ansia e gli attacchi di panico
  • i disturbi dell’umore
  • la depressione
  • i disturbi del comportamento alimentare
  • lo stress da lavoro correlato
  • le problematiche di coppia e familiari
  • l’elaborazione del lutto
  • le problematiche dell’infanzia e dell’adolescenza
  • i traumi dovuti ad abusi e violenze
  • i comportamenti antisociali
  • la riabilitazione per i soggetti con dipendenze patologiche

Proprio per la sua vastissima gamma di intervento, la Psicologia consta di un gran numero di branche: clinica, cognitiva, dell’età evolutiva, dinamica, forense, lavorativa, neuropsicologica, sessuologica, scolastica, sociale, che corrispondono ad altrettante specializzazioni degli Psicologi.

Come si diventa psicologo

Per diventare dottore in Psicologia è necessario ottenere la laurea triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche, svolgere un tirocinio semestrale e sostenere l’esame di abilitazione per potersi iscrivere all’Albo B dell’Ordine degli Psicologi. Per diventare Psicologo, invece, è necessario conseguire la laurea specialistica o magistrale in Psicologia, svolgere il periodo di tirocinio professionalizzante della durata di un anno, superare l’esame di abilitazione ed infine iscriversi all’Albo A dell’Ordine degli Psicologi. In Italia la maggior parte dei corsi di laurea in Psicologia è a numero chiuso: questo significa che lo studente per immatricolarsi dovrà superare un test di ammissione le cui caratteristiche sono decise dai singoli atenei. Tuttavia, come già accade in molti corsi di laurea a numero chiuso, anche per Psicologia sono attivi i TOLC, in particolare la modalità di test TOLC-SU (Test On Line Scienze Umane) o, in alternativa, il TOLC PSI, programmati in diverse sessioni, da febbraio all’autunno.

Le opportunità di carriera

Lo Psicologo può svolgere la sua attività professionale sia come libero professionista sia come lavoratore dipendente, presso strutture pubbliche quali ospedali, consultori, Asl, ma anche tribunali, istituti penitenziari, scuole e centri di accoglienza: oppure in strutture private come ad esempio le aziende, in cui le competenze psicologiche sono molto richieste nei settori delle risorse umane, del marketing e della comunicazione esterna ed interna. Naturalmente, lo Psicologo potrà anche scegliere di impostare la sua carriera aprendo un proprio studio in cui esercitare la sua attività con i pazienti.

Per quanto riguarda invece i dottori in Psicologia, a seguito dalla laurea triennale in Scienze e Tecniche psicologiche e all’iscrizione all’Albo B, potranno esercitare alcune attività sotto la supervisione di uno Psicologo, altre in autonomia o in collaborazione con equipe multidisciplinari, nell’ambito dei servizi sociali, della scuola e delle aziende, prendendo parte ai processi di pianificazione e organizzazione delle attività riabilitative e psico-educative.