Stai pensando di intraprendere la carriera di psicologo? Sei curioso di sapere quali siano gli step necessari per realizzare questo sogno professionale? Preparati a immergerti in un percorso formativo appassionante e gratificante, che richiede impegno e dedizione ma che offre immense opportunità di crescita personale e professionale.

Il ruolo dello psicologo

Prima di addentrarci nei dettagli dell’iter formativo, è importante comprendere appieno il ruolo cruciale e le responsabilità dello psicologo. Questo professionista si dedica alla prevenzione, diagnosi e trattamento dei disturbi emotivi e psicologici. Attraverso colloqui, test psicologici, osservazione e ascolto attento, gli psicologi offrono supporto e terapia a singoli pazienti, coppie, famiglie e gruppi.

La formazione

Il primo passo per diventare psicologo è conseguire una laurea triennale in psicologia (classe di laurea L-24), che ti formerà in materie come psicologia generale, psicometria, psicologia dello sviluppo e clinica.

Successivamente, è essenziale iscriversi alla laurea magistrale in psicologia, che offre la possibilità di specializzarsi in un settore specifico come, per esempio, psicologia del lavoro o psicologia clinica. Durante questi due anni, è richiesto anche un tirocinio pratico-valutativo (TPV), che fornisce esperienza pratica sotto la supervisione di un professionista esperto, ovvero da uno psicologo iscritto all’Albo da almeno tre anni. Il supervisore è tenuto a compilare un libretto del tirocinio e a esprimere il giudizio finale sul suo tirocinante.

Il Tirocinio Pratico-Valutativo. Cos’è e come funziona

Il TPV, introdotto con la legge del 2021, è un elemento cruciale del percorso formativo. Consiste in attività pratiche supervisionate che mirano a sviluppare le competenze e le abilità necessarie per la pratica professionale. Ogni studente è affiancato da un supervisore che valuta le loro prestazioni e fornisce feedback.

Nel caso di giudizio negativo, l’aspirante psicologo deve ripetere tutto o una parte del tirocinio.  Al contrario, in caso di esito positivo, si ha diritto a sostenere la Prova pratico valutativa (PPV) che consiste in un colloquio orale riguardante proprio l’esperienza del tirocinio. Una volta superata con giudizio di idoneità, si accede alla discussione della tesi.

L’abilitazione alla professione di psicologo

Gli studenti che tutto il percorso della laurea magistrale sono automaticamente abilitati alla professione. Posseggono il titolo richiesto per affrontare l’esame di Stato, il quale è preliminare all’iscrizione agli Albi professionali regionali.

Sbocchi professionali e opportunità

Una volta laureati e abilitati alla professione, gli psicologi possono intraprendere una serie di percorsi professionali, tra cui:

 

  • Servizio Sanitario Nazionale: ospedali, ambulatori e cliniche riabilitative offrono opportunità di impiego sia come dipendenti che come consulenti esterni;
  • Istituti penitenziari e tribunali: gli psicologi sono coinvolti nei processi di riabilitazione dei detenuti e possono agire come consulenti tecnici o periti in ambito legale;
  • Strutture di accoglienza: associazioni e enti che si occupano di migranti e rifugiati spesso impiegano psicologi per fornire supporto emotivo e psicologico alle persone ospitate;
  • Aziende private: le grandi aziende spesso hanno psicologi dedicati alla gestione delle risorse umane, coaching e formazione;
  • Case di cura: gli psicologi sono fondamentali per il benessere emotivo degli anziani all’interno delle strutture di cura;
  • Libera professione: l’iscrizione all’albo consente di avviare la pratica privata o di associarsi ad altri professionisti.