Sommario
In Italia, l’ostetrica/o è una figura sanitaria specializzata nell’assistenza alla salute femminile e neonatale. Svolge un ruolo fondamentale non solo durante la gravidanza e il parto, ma anche in vari altri ambiti della salute sessuale e riproduttiva.
Ecco gli ambiti operativi e di competenza dell’ostetrica:
Assistenza e supporto durante la gravidanza
- controlli prenatali: l’ostetrica segue le donne durante la gravidanza attraverso visite regolari, controlli di routine e monitoraggio del benessere fetale e materno
- educazione prenatale: fornisce informazioni e supporto su alimentazione, attività fisica, benessere psicologico utili per una gravidanza sana.
Preparazione al parto
- corsi preparto: organizza corsi e incontri per preparare le future mamme e i partner al parto. Spiega le fasi del travaglio, le tecniche di respirazione, la gestione del dolore e le migliori posizioni per il parto
- supporto psicologico: aiuta a ridurre l’ansia legata al parto, preparando i futuri genitori mentalmente a questa esperienza
Assistenza durante il parto
- presenza al parto: l’ostetrica è accanto alla donna durante il travaglio, monitorando le condizioni della madre e del bambino e offrendo assistenza per garantire un parto sicuro e naturale. Inoltre, gestisce il taglio del cordone ombelicale e controlla eventuali lacerazioni da suturare
- intervento in caso di emergenza: in caso di complicazioni, collabora con il ginecologo e gli altri medici, gestendo accuratamente e tempestivamente le emergenze.
Post-parto e allattamento
- assistenza neonatale: effettua i primi controlli sul neonato, promuove il contatto pelle a pelle e favorisce l’allattamento al seno
- supporto alle neomamme: aiuta la mamma nella gestione e cura del bambino rispondendo a dubbi e difficoltà sull’allattamento
- monitoraggio post-parto: fornisce assistenza alle donne nei giorni e nelle settimane successive al parto, monitorando il recupero fisico e il benessere mentale e psicologico.
Salute riproduttiva e sessuale
- consulenza su contraccezione: l’ostetrica consiglia e informa le donne sui vari metodi contraccettivi per scegliere il metodo più adatto alle loro esigenze
- educazione sessuale e prevenzione: partecipa a programmi di educazione sessuale e di prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili
Supporto alle coppie nella ricerca di gravidanza o infertilità
- offre consulenza e supporto psicologico alle coppie che cercano di concepire, guidandole nel monitoraggio dell’ovulazione e delle fasi della fertilità.
Assistenza e supporto alla donna in menopausa
- fornisce informazioni e assistenza alle donne in menopausa, aiutandole a gestire i sintomi e promuovendo la salute generale in questa fase della vita.
Libera professione e consulenze a domicilio
- in Italia, molte ostetriche lavorano come libere professioniste, offrendo consulenze a domicilio o servizi personalizzati, come assistenza al parto a casa e sostegno post-parto alle famiglie.
L’ostetrica, dunque, ha un ruolo fondamentale nella promozione della salute femminile ed è una figura di riferimento per le donne in ogni fase della vita.
Come si diventa ostetrica in Italia? La formazione
Per diventare ostetrica in Italia e garantire assistenza specializzata alla donna nel corso della vita, è necessario seguire un percorso specifico di studi e formazione. Ecco quali sono:
Per prima cosa, per accedere al corso di laurea in Ostetricia, è indispensabile aver conseguito un diploma di scuola secondaria superiore. Poi, occorre, superare il Test di Ammissione, perché l’accesso alla facoltà di Ostetricia è regolato da un numero chiuso a livello nazionale, con test d’ingresso. Una prova che include domande di biologia, chimica, fisica, matematica, logica e cultura generale.
Laurea Triennale in Ostetricia, Esame di Stato e Abilitazione professionale
Il corso di laurea triennale in Ostetricia dura tre anni e prevede sia esami teorici che attività pratiche. Gli esami riguardano materie come anatomia, fisiologia, ginecologia e neonatologia. Durante gli anni di studio, sono previste diverse ore di tirocinio presso strutture ospedaliere e cliniche, dove gli studenti apprendono le competenze pratiche fondamentali sotto la supervisione di ostetriche qualificate. Al termine dei tre anni, per ottenere il titolo, è necessario discutere una tesi di Laurea.
Dopo la laurea, per poter esercitare la professione, è necessario superare un Esame di Stato che abilita all’iscrizione all’Albo professionale delle Ostetriche (Ordine della Professione di Ostetrica). Superato l’Esame di Stato, infatti, ci si deve iscrive all’albo provinciale delle ostetriche, un requisito obbligatorio per poter esercitare legalmente la professione in Italia. Dopo l’abilitazione, è possibile continuare la formazione con master di I livello, corsi di perfezionamento, o una laurea magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche per ampliare le proprie competenze e opportunità di carriera. Una volta abilitata, l’ostetrica può lavorare in diversi contesti: ospedali, consultori familiari, cliniche private, oppure come libera professionista.
Facoltà ostetricia: gli esami primo anno
Ma quali sono gli esami tipici del primo anno della facoltà di Ostetricia? Questo corso di laurea, orientato alla formazione di ostetriche e professionisti della salute materna e neonatale, prevede esami di base nelle scienze biologiche e mediche e quelli in materie specifiche.
Ecco alcuni esami che, di solito, si sostengono nel corso del primo anno della facoltà di Ostetricia:
- Anatomia umana: studio della struttura del corpo umano con particolare attenzione al sistema riproduttivo femminile.
- Fisiologia: approfondimento delle funzioni e dei processi vitali del corpo umano.
- Biologia: concetti di base della biologia cellulare e molecolare.
- Biochimica: studio dei processi chimici e biologici all’interno dell’organismo umano.
- Igiene e Medicina Preventiva: fondamenti di salute pubblica e prevenzione delle malattie.
- Psicologia Generale: introduzione alla psicologia, utile per comprendere gli aspetti relazionali con i pazienti.
- Statistica Medica: principi di statistica applicati alla ricerca medica e sanitaria.
- Sociologia: per comprendere il contesto sociale e culturale in cui si opera.
Il percorso formativo può variare tra le università, ma in linea di massima sono questi gli esami del primo anno, per sviluppare competenze nelle aree ginecologica, ostetrica e neonatale.