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La graduatoria dei Test di Medicina 2024 è appena uscita ma è subito polemica. Si è registrato, infatti, un boom di 90, il punteggio massimo, in alcuni atenei italiani. Non solo: per poter entrare in una delle facoltà di Medicina e Chirurgia delle varie università italiane, tutti si aspettavano un punteggio minimo di 70-75 ma la graduatoria nazionale nominativa e di merito ha dato un riscontro diverso e decisamente maggiore. Il punteggio minimo, infatti, si è attestato intorno ai 78,6 – significa 54 domande corrette su 60 – facendo affievolire le speranze di molti studenti e dando adito a polemiche e ipotesi di ricorso legale.
Graduatoria Test Medicina 2024, boom di 90 e punteggio minimo altissimo
Dal Comitato per il Diritto allo studio Medicina non ci stanno e temono scorrettezze. Sotto la lente di ingrandimento di studenti e associazioni ci sono il punteggio minimo più alto delle previsioni e il boom di 90 registrato quest’anno nelle sessioni di maggio e luglio, sia in generale sia in alcuni atenei specifici.
Napoli, Palermo e Padova consolidano il loro posto al vertice della classifica per il maggior numero di punteggi pieni alle prove d’accesso per Medicina. L’ipotesi “scorrettezze” si fa strada secondo questo ragionamento: se i 90 fossero dovuti solo a eccellenti capacità mnemoniche dei partecipanti al Test, ci dovrebbe essere una certa omogeneità di risultati tra le sedi. Invece, all’università Federico II ben 105 su circa 3mila candidati hanno ottenuto un punteggio pieno a luglio (il 3,4%) mentre a Torino, solo 32 su più di 1900 candidati hanno ottenuto lo stesso risultato (il 1,7%). “Un trend che è omogeneo in tutte le sedi, ad eccezione di quelle già nominate. È un’anomalia che ci penalizza tutti” aggiungono dal comitato.
Punteggio più alto alla Federico II
La Federico II è l’università che ha scalato più posizioni rispetto allo scorso anno, secondo la classifica degli atenei in cui i candidati hanno ottenuto i punteggi più alti. Quello più basso, quest’anno, si è registrato nelle università di Messina, Catanzaro, Crotone e Sassari.
Anche il Ministero, dopo i primi risultati anomali a maggio, aveva chiesto delucidazioni agli atenei in questione. Nonostante le richieste del Ministro, gli atenei finiti nell’occhio del ciclone non solo non hanno preso alcun provvedimento ma i punteggi pieni, a luglio, sono persino aumentati.
Il Cineca non evidenzia anomalie
Il Cineca, che organizza le prove d’accesso per le Università, dal canto suo, ribatte che “non si evidenzia alcuna anomalia nei risultati del test di Medicina”. “Nel corso della prova di maggio 2024, 633 studenti hanno superato i test con 90/90, il massimo dei voti. A luglio 2024, sono stati invece 889”.
Ma i legali del Comitato per il Diritto allo studio Medicina precisano: “Nei mesi passati, abbiamo già segnalato la mancanza di controlli, metaldetector e aule schermate ai Test di Medicina. Il rischio che in alcune sedi sia stato più facile copiare è stato confermato dai risultati dei test di luglio e dal punteggio minimo di ammissione che è elevatissimo. E ora chi ha svolto il test correttamente e in altre sedi si troverà penalizzato dai soliti furbetti. A questo si aggiunge la questione dei quartini: 2.500 posti illegittimamente riservati ai ragazzi del quarto anno che l’anno scorso hanno partecipato ai Tolc e tolti ai ragazzi che hanno partecipato ai test di quest’anno”. E gli studenti annunciano ricorsi contro le irregolarità.
Nella graduatoria nazionale qualcosa non torna: 32 punteggi massimi in più
Ma non finisce qui. Gli esperti hanno avvisato anche un’altra anomalia, un risultato davvero inaspettato nella graduatoria dei Test di medicina 2024 pubblicata il 10 settembre. C’è una discrepanza “sospetta”: se a maggio ci sono stati 889 candidati che hanno preso 90, e 579 a luglio, la somma tra i due dati è pari a 1468 ma i punteggi massimi nella graduatoria pubblicata sono 1500, 32 in più di quelli che avrebbero dovuto essere.