Continuano le proteste contro l’ultimo Test di ingresso alla Facoltà di Medicina, che si è tenuto nei giorni 28 maggio e 30 luglio scorsi. La pubblicazione della graduatoria per l’accesso ai corsi di laurea in Medicina e Odontoiatria per l’anno accademico 2024/2025 ha subito scatenato polemiche, in particolare per l’elevato numero di punteggi massimi ottenuti dai candidati. Alcune sedi universitarie, come Napoli e Palermo, hanno registrato un boom di punteggi di 90/90, con una differenza significativa rispetto ad altre sedi, come Torino, dove i risultati sono stati decisamente inferiori. Questo ha portato a sollevare dubbi sulla regolarità del processo selettivo, in particolare sulla trasparenza e l’equità della prova. L’elevato punteggio minimo per accedere, attestato intorno ai 78,6, ha ulteriormente alimentato le proteste.

Possibili irregolarità e critiche al sistema

Le critiche sono state in parte legate al nuovo sistema di selezione, che ha visto il ritorno di una prova cartacea a risposta multipla, dopo l’esperimento del TOLC nel 2023. Diverse associazioni e comitati studenteschi hanno espresso preoccupazione per possibili scorrettezze e mancanza di controlli adeguati durante i test. Tra le principali accuse vi sono la presunta violazione della segretezza dei quesiti e la riserva illegittima di posti per alcuni candidati provenienti dalla selezione dell’anno precedente. Il Ministero, che aveva già chiesto spiegazioni alle università dopo i risultati della sessione di maggio, non ha ottenuto risposte concrete e i punteggi elevati sono aumentati nella successiva sessione di luglio.

Ricorsi e contestazioni legali

Nonostante le rassicurazioni del Cineca, che ha affermato di non aver riscontrato anomalie nei risultati, molti studenti e i loro rappresentanti legali stanno valutando la possibilità di presentare ricorsi. Il Comitato per il Diritto allo Studio ha evidenziato l’assenza di misure di sicurezza adeguate durante le prove, come l’uso di metaldetector e aule schermate, favorendo così eventuali irregolarità. Inoltre, si è aggiunta un’ulteriore anomalia: un numero di punteggi massimi superiore a quello ufficialmente riportato nelle sessioni d’esame. Questa situazione ha messo in dubbio la validità dei risultati, spingendo molti a chiedere un’indagine approfondita per garantire equità e trasparenza nel processo di selezione.