Il sogno di diventare medico in Italia è più vivo che mai. Lo dimostra la prima sessione della prova d’accesso a Medicina e Odontoiatria a cui hanno partecipato ben 62.279 studenti per 20.867 posti disponibili.

Ma per gli aspiranti camici bianchi la strada, in Italia, è stata sempre, impervia e piena di ostacoli perché si è scontrata con il numero chiuso e con la prova d’accesso a Medicina.

Novità accesso Medicina: l’ultimo anno con test d’ingresso?

Questo, però, potrebbe essere l’ultimo anno in cui chi indossa di indossare il camice bianco deve affrontare il temuto test d’ingresso con quiz.

La commissione istruzione del Senato, infatti, ha adottato il testo base contenente la riforma per cambiare il sistema di selezione e accesso a corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia, in Odontoiatria e Protesi Dentaria e in Medicina Veterinaria. Prevede l’abolizione del tanto temuto e criticato test e ha inserito l’iscrizione libera al primo semestre e l’introduzione di una scrematura al termine dello stesso.

L’idea sembra essere quella di far svolgere un test di ammissione alla fine di un periodo filtro (sei mesi probabilmente) o prendere in considerazione il punteggio conseguito dagli studenti nel corso del primo semestre in alcune discipline per poter continuare il percorso di studi.

Una decisione che ha visto il parere contrario degli Ordini professionali che temono migliaia di medici disoccupati in futuro.

Anche i rettori delle università si sono mostrati scettici: la Crui, la conferenza dei rettori, ha costituito una commissione di esperti per stilare proposte in vista del 2025. E ha sottolineato che «la priorità irrinunciabile resta la qualità dei medici di domani e quindi del sistema».

Novità Medicina, cosa ne pensano gli studenti sui social?

Dunque, si prevedono grandi cambiamenti nell’accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. Il Governo ha espresso la volontà di abolire il test di ingresso per l’anno accademico 2025-2026.

Ma cosa ne pesano gli interessati, i futuri medici italiani? Numero aperto o numero chiuso?

Nei gruppi Facebook dedicati al test di medicina e al numero chiuso, i ragazzi si scambiano notizie e informazioni e consigli su come e cosa studiare e approfondire. Chi ha avuto la fortuna di superare la prova d’esame l’anno scorso vende appunti e materiale di studio e offre lezioni private sulle materie del test di accesso alla Facoltà di Medicina. In queste settimane e dopo la prima prova del 28 maggio, i ragazzi fanno ipotesi su quali saranno i punteggi minimi per entrare quest’anno a Medicina nelle varie università italiane.

Medicina 2025: gli studenti, sul numero chiuso, sono divisi

In generale, nei gruppi social, i ragazzi concordano sul fatto che con una buona preparazione e grazie alla presenza del database, il test quest’anno era sicuramente più semplice degli anni passati. E, per questo, sanno che la media dei punteggi per entrare sarà più alta. Confidano nel fatto che avranno la possibilità di scegliere il miglior punteggio delle due prove di accesso. Il secondo round ci sarà il 30 luglio con la seconda sessione del Test di Medicina 2024 e il 31 luglio quella per Veterinaria.

L’iscrizione ai corsi universitari in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria nel nostro paese è da sempre al centro del dibattito pubblico. Il testo base per cambiare il sistema d’accesso sembra proporre un annullamento del test di medicina ma gli studenti restano perplessi sulla reale abolizione. E, in realtà, sono molto divisi sul tema numero chiuso.

Test medicina: perché no

Molti, infatti, si mostrano critici sulla attuale modalità di accesso e considerano il test d’ingresso un sistema sbagliato che non testa la reale preparazione degli aspiranti medici. Pensano che non sia un sistema meritocratico e che il diritto allo studio debba essere garantito a tutti. Altri, sostengono che il numero aperto possa assolutamente giovare alla carenza dei medici in Italia.

Nei gruppi social ci sono testimonianze di studenti che non sono riusciti a superare lo scoglio del test e, “volendo a tutti i costi seguire il mio sogno ho deciso di optare per l’estero – spiega una ragazza – . Ora studio in Romania e non mi pento affatto della mia scelta anzi la vorrei anche condividerla con chi ama questa professione e vuole raggiungere il suo obiettivo a tutti i costi”. Le qualifiche e i titoli conseguiti in Romania, come la laurea in Medicina in lingua inglese, infatti, godono del riconoscimento automatico ai sensi della Direttiva 36/2005 recepita dal decreto legislativo 206/2007.

Test Medicina: perché sì

Una buona parte di aspiranti medici, al contrario, è assolutamente favorevole al numero chiuso. Alcuni candidati, infatti, pensano che con il numero aperto “si abbasserà di molto la qualità dei medici che ormai aspirano alla professione solo per prestigio e protagonismo” scrive un ragazzo. Altri, credono che le facoltà non siano adeguate a ospitare tutti gli aspiranti medici e che Medicina non è una specializzazione come le altre e per questo necessità di una selezione. Infine, alcuni ragazzi pensano che servirebbe, per i motivi elencati, più un’adeguata programmazione che l’iscrizione libera per tutti.