Ci siamo. Per gli oltre 60 mila aspiranti medici italiani che hanno affrontato lo scorso 3 settembre il Test di Medicina 2019, sono arrivate le prime risposte.
Il Cineca, infatti, per conto del Miur, ha elaborato i risultati e ieri, 17 settembre, sono stati pubblicati, nell’area riservata ai partecipanti del sito www.universitaly.it, i punteggi di tutti i candidati secondo il codice etichetta e nel pieno rispetto della privacy di ognuno, cioè in forma anonima.
La posta in gioco è alta: raggiungere il punteggio più alto possibile per sperare di ottenere uno degli 11.568 posti disponibili per le facoltà a numero chiuso di Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi dentaria. Il minimo per accedere alla graduatoria sono 20 punti, il massimo 90.

Ecco il responso: dei 60.776 che hanno sostenuto la prova, gli idonei – quelli che hanno totalizzato i 20 punti minimi necessari per entrare in graduatoria – sono quest’anno 42.745, il 70,33% del totale. Il punteggio medio nazionale registrato tra gli idonei è di 35,23.

Il 27 settembre, sempre attraverso la pagina riservata del portale Universitaly, ogni studente potrà vedere anche compito, punteggio e scheda anagrafica. Bisognerà attendere fino al 1ottobre 2019 per la pubblicazione della Graduatoria nazionale di merito nominativa del test di medicina. A questo punto, in relazione al numero dei posti disponibili presso le Università, saranno pubblicati i nominativi di coloro che risultano ASSEGNATI o PRENOTATI al corso e alla sede indicata come prima preferenza utile e viene fornito a ciascun Ateneo l’elenco dei candidati.

 

Cosa fare se risulti assegnato

Accanto al nome e alla posizione, i futuri camici bianchi troveranno le diciture “assegnato”, “prenotato” o “in attesa”. L’essere “assegnato” consente di fare una bella festa, perché significa che la nuova matricola è riuscita già a conquistare un posto nella facoltà indicata come “prima scelta” in fase di registrazione al test. E adesso? La prima cosa da fare è immatricolarsi. Il Miur, infatti, ha stabilito che non c’è tempo da perdere: solo 4 giorni – pena l’esclusione per iscriversi nell’ateneo prescelto. Il candidato “prenotato”, invece, non rientra nei posti disponibili relativi alla prima preferenza utile ma può ritenersi idoneo ad una scelta successiva. Per questo, può fare due cose: immatricolarsi nella sede in cui è “prenotato” nei termini stabiliti oppure attendere gli scorrimenti di graduatoria. Nel primo caso, si annullano automaticamente tutte le altre preferenze espresse.

 

Come immatricolarsi a medicina

Come avviene l’immatricolazione? Secondo quanto stabilito dal Miur, lo studente che rientra nei posti disponibili relativi alla prima preferenza utile e risulta “assegnato” è tenuto, per prima cosa, ad accettare il posto online nell’area riservata su Universitaly e poi a immatricolarsi presso la sede e il corso a cui è assegnato nei successivi 4 giorni – incluso il giorno in cui viene pubblicata la graduatoria ed esclusi sabato e giorni festivi – pena l’esclusione dalla graduatoria. In caso di mancato rispetto dei termini, infatti, il candidato decade dal diritto all’immatricolazione e non verrà ammessa alcuna giustificazione per il ritardo. ll termine massimo di quattro giorni per l’immatricolazione verrà applicato ad ogni scorrimento successivo di graduatoria. Dunque, non resta che procedere seguendo le istruzioni indicate nei bandi delle singole università. In linea di massima, bisogna registrarsi sul portale dell’Ateneo ricevendo il numero di matricola necessario per tutte le pratiche, scaricare e compilare i documenti richiesti, i moduli d’iscrizione e l’autocertificazione della condizione economica (ISEE), in base alla quale verrà quantificato l’importo da pagare nell’arco dell’anno accademico. Inoltre, è necessario allegare il diploma di maturità o un’autocertificazione.

L’immatricolazione all’università prevede anche il pagamento della tassa d’iscrizione – la famosa prima rata – e la tassa regionale per il Diritto allo Studio. Modalità e scadenze sono definite dalle singole università.