Quando esce la graduatoria nazionale di medicina

Manca poco, ci siamo. Le migliaia di studenti che lo scorso 3 settembre hanno sostenuto il test d’ingresso a Medicina, il 27 settembre sapranno se – e in che misura – l’obiettivo è stato centrato. Solo quella data potranno infatti conoscere il loro punteggio e accedere al proprio compito con la propria scheda anagrafica. Un’altra tappa fondamentale verso la madre di tutte le date: il 1 ottobre, quando scopriranno se sono entrati alla facoltà dei loro sogni e in quale ateneo. Da questo giorno parte il conto alla rovescia per l’iscrizione. Gli aventi diritto – prenotati o assegnati che siano – avranno infatti solo quattro giorni a disposizione per potersi immatricolare alla facoltà di medicina scelta. Una vera e propria corsa contro il tempo, alla quale è meglio arrivare pronti e in possesso di tutte le informazioni necessarie, a partire dall’ISEE.

A cosa serve l’iscrizione ISEE

L’ISEE, acronimo di Indicatore della Situazione Economia Equivalente, è quel documento che certifica il calcolo della situazione economica e patrimoniale del nucleo famigliare dello studente. Sì, ma a cosa serve? Diventa indispensabile, in questa fase, ovvero l’immatricolazione, per avere un adeguamento delle tasse universitarie. Non tutti, infatti, pagano le stesse tasse. Quanto più l’ISEE è alto più si paga. Per questo, così come specificato nei bandi dei corsi e nel manifesto degli studi degli atenei, è necessario richiederlo col giusto anticipo ai CAF.

Non ho presentato l’ISEE

E chi non l’avesse fatto e non disponesse, quindi, del dato? Le alternative in campo sono soltanto due. Scegliere di non dichiarare l’ISEE e pagare le tasse della fascia più alta o pagare una prima rata forfettaria chiedendo poi l’adeguamento quando l’ISEE sarà stato calcolato. Importante notare come le modalità di iscrizione in assenza dell’ISEE non siano le stesse per tutte le università. Fa fede in questo caso quanto specificato nel manifesto generale degli studi e nel bando di concorso a Medicina.