Quando si parla di chirurgia plastica a molte persone spesso viene in mente solo ciò che ha che fare con interventi volti a modificare parti del corpo che “non piacciono” (naso, bocca, seno, fianchi, gambe, etc). In realtà,  questo tipo di chirurgia plastica, più precisamente estetica, è solo un aspetto dell’attività che può svolgere un chirurgo plastico, in quanto gran parte del suo lavoro consiste nel riparare dal punto di vista funzionale difetti o anomalie a carico di diversi tessuti dell’organismo (cute, sottocute, muscoli) sia congeniti (cioè presenti sin dalla nascita, come il labbro leporino, la palatoschisi, le dita palmate) che acquisiti, quindi dopo traumi, ustioni, interventi chirurgici demolitivi, ecc. In questo caso, parliamo più specificatamente di chirurgia plastica ricostruttiva. 

La chirurgia plastica è infatti composta da due branche, la chirurgia ricostruttiva e la chirurgia estetica, anche se tecniche ricostruttive sono spesso usate nella correzione di inestetismi e, viceversa, tecniche estetiche sono sempre presenti in ambito di ricostruzione. Unica grande differenza è che nella chirurgia ricostruttiva l’obiettivo prioritario è il recupero della funzionalità del distretto corporeo su cui si va a operare.  

La Specializzazione in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica

La Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica ha una durata di 5 anni, è accessibile dopo la laurea in Medicina e Chirurgia ed è previsto, come per le altre specializzazioni, l’accesso programmato.
La formazione di questo specialista spazia in diversi campi: dalla clinica alla fisiopatologia, dall’anatomia chirurgica alla medicina operatoria.  

Lo specialista in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica acquisirà quindi conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nel campo della terapia delle malformazioni, dei traumi, delle neoplasie e tutte le altre patologie che provocano alterazioni morfologiche e funzionali. Inoltre, tra le aree di competenza più rilevanti per il chirurgo plastico c’è il trattamento delle ustioni (acute e croniche), nonché l’utilizzo delle biotecnologie e delle tecniche chirurgiche per il trapianto di organi e tessuti. 

Dove lavora il chirurgo plastico

Tra le altre idee comuni quanto errate che avvolgono la professione del chirurgo plastico c’è quella che associa questi tipi di interventi solo a prestazioni private. Anche in questo caso non è esattamente così poiché solo gli interventi definiti di chirurgia estetica non sono accessibili attraverso il Sistema Sanitario Nazionale, mentre lo sono quelli di natura ricostruttiva, quindi tutto ciò che implica malattia morfo-funzionale o per neoplasia. Il chirurgo plastico può scegliere di lavorare come libero professionista o come dipendente, in quest’ultimo caso presso ospedali e cliniche sia nel settore pubblico che in quello privato. 

Quanto guadagna un chirurgo plastico?

Rispondere con precisione a questa domanda è pressoché impossibile ma possiamo tentare di fare delle stime. Prima di tutto è bene però ricordare che lo stipendio di questo specialista, come per molti altri, può variare anche di molto se si sceglie di lavorare come dipendente piuttosto che in proprio. In questo secondo caso, inoltre, le cifre variano a seconda del tipo di chirurgia che si svolge (quindi ricostruttiva o estetica) e dagli anni di esperienza. 

Secondo quanto si apprende attraverso forum online e i nuovi strumenti digitali per la ricerca dei professionisti, un chirurgo plastico guadagna al mese tra i 3800 e i 5mila euro netti, mentre si aggira tra i 60 e gli 80 mila euro lordi l’anno se con almeno 5 anni di esperienza. Accanto a queste cifre ci sono altre, molto più importanti, che riguardano i chirurghi estetici più noti e acclamati, con valori che possono raggiungere anche le 200 mila euro all’anno. Se la prospettiva di una remunerazione tra le più alte tra le specializzazioni mediche attira, giustamente, molti giovani laureati in Medicina e Chirurgia, è bene ricordare che il percorso universitario previsto è di almeno 11 anni e richiede molto sacrificio e passione.  

Le caratteristiche del chirurgo plastico

È inoltre importante ricordare che tra le caratteristiche principali del chirurgo plastico non possono mancare: calma, precisione e meticolosità, accuratezza e un’ottima predisposizione a rapportarsi con i pazienti.  

Le cosiddette “soft skills” sono infatti ancora spesso trascurate quando si pensa alla professione più adatta a noi ma sono particolarmente importanti in ambito medico e sanitario e possono fare la differenza sull’efficacia e sulla qualità delle cure. Per quanto riguarda il chirurgo plastico, queste sono fondamentali poiché lo specialista deve lavorare in stretta collaborazione con altri specialisti della chirurgia, e occupandosi di problemi morfo-funzionali come estetici deve essere in grado di comprendere e rispondere con accuratezza a preoccupazioni, aspettative ed emozioni del paziente, puntando a instaurare un rapporto di fiducia reciproca.