Le malattie cardiovascolari rappresentano la causa principale di morte in Italia. Lo confermano anche gli ultimi dati Istat, secondo cui sarebbero responsabili del 44% di tutti i decessi. Senza contare che chi sopravvive a un attacco cardiaco diventa un malato cronico, spesso con un significativo peggioramento della qualità di vita. Nel nostro Paese, anche a causa dell’età media particolarmente alta, c’è inoltre una prevalenza di malattie cardiovascolari più elevata rispetto alla media europea. Fenomeno che rende ulteriormente cruciale la figura dello studioso di cardiologia nel sistema di assistenza e cura.  

La specializzazione medica in cardiologia

La cardiologia è una branca della medicina che si occupa della diagnosi e del trattamento delle malattie del cuore e del sistema circolatorio, siano esse congenite o acquisite.  

Per diventare cardiologo, bisogna prima completare la laurea in Medicina e Chirurgia e successivamente seguire una Scuola di specializzazione in malattie dell’apparato cardiovascolare che solitamente dura 4 anni. 

 Durante il percorso formativo, lo studente maturerà conoscenze nel campo della fisiopatologia, clinica e terapia delle malattie cardiovascolari. Tra gli ambiti specifici di questa specializzazione troviamo la diagnostica strumentale invasiva e non invasiva, la terapia farmacologica ed interventistica, nonché gli interventi di prevenzione primaria e i programmi riabilitativo-occupazionali.
Molta importanza viene data anche alla parte pratica, ed è per questo che è inoltre previsto un tirocinio presso ospedali e cliniche specialistiche. 

La professione del cardiologo 

Le competenze di un cardiologo includono la capacità di interpretare gli esami diagnostici, come l’elettrocardiogramma, l’ecocardiogramma, la risonanza magnetica, e di gestire malattie cardiache acquisite (come l’infarto del miocardio), l’insufficienza cardiaca, le coronaropatie, le aritmie e le malattie valvolari. Inoltre, il cardiologo è spesso coinvolto nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, con il controllo dei fattori di rischio, come l’ipertensione, il colesterolo elevato e il fumo. 

I cardiologi possono lavorare in diversi contesti, tra cui ospedali, cliniche private e istituti di ricerca. In generale, trovare lavoro come cardiologo non è particolarmente difficile poiché è tra le figure specialistiche più richieste e carenti.  

Cardiologia: diversi tipi di specialità 

All’interno dell’area di competenza dello specialista dell’apparato cardiovascolare, sono andate sempre più a definirsi ulteriori rami di specialità, sia cliniche che interventistiche.  

Ognuno dei due rami a sua volta prevede più specialità e sub-specialità.
Esistono cardiologi specializzati: 

  • Per adulti 
  • Per bambini 
  • Specializzati in interventi chirurgici 
  • Specializzati in diagnostica 

Cardiologia clinica

Per specialità cardiologiche cliniche (o mediche) si intendono quelle che non prevedono atti invasivi. Tra le specialità dell’area clinica troviamo ad esempio quella di Cardiologo specialista in terapia intensiva ed urgenze; quella in malattie congenite, il Cardiologo specialista in imaging (cioè colui che si occupa di ecocardiogramma di III livello, doppler artero-venosi, scintigrafia miocardica, risonanza magnetica), ecc.

Cardiologia interventistica

La cardiologia interventistica è una specialità medica che si concentra sul trattamento delle malattie cardiovascolari utilizzando tecniche di intervento invasivo ma non di natura chirurgica. 

Nello specifico si occupa di trattare i problemi che interessano cuore e arterie attraverso strumenti di intervento che utilizzano i vasi sanguigni, come l’angioplastica coronarica, la stentoplastica coronarica e la cateterizzazione cardiaca.  

La specialità di cardiologia interventistica è anche detta emodinamica, in quanto si occupa delle problematiche che riguardano il comportamento del sangue in movimento, nel sangue e nel sistema vascolare.  

 La cardiologia interventistica richiede una formazione altamente specializzata e una grande abilità manuale. I cardiologi interventisti devono essere in grado di lavorare in modo rapido ed efficiente, poiché molte delle procedure devono essere eseguite in tempo reale per salvare la vita del paziente.