La laurea triennale in una delle 22 professioni sanitarie esistenti è un’opzione sempre più appetibile per gli studenti che sognano di entrare a far parte e lavorare nel campo della salute, della prevenzione, della cura e della riabilitazione. Si tratta infatti di una scelta che, a fronte di un percorso di studi impegnativo che inizia già con i test di ammissione, trattandosi di facoltà a numero chiuso, può portare ad avere considerevoli soddisfazioni in ambito professionale. Ma quali sono le migliori università per le professioni sanitarie?

La classifica Censis 2022/2023 delle migliori università italiane 

Da ormai un ventennio il Censis aiuta gli studenti a destreggiarsi nella scelta dell’ateneo stilando una classifica annuale delle migliori università italiane relativamente ai vari corsi di laurea. Il primo criterio utilizzato riguarda la progressione di carriera, che include il tasso di persistenza tra il primo e il secondo anno, il tasso di iscritti regolari e il tasso di regolarità dei laureati. Il secondo criterio, invece, è relativo all’internazionalizzazione, che riguarda la mobilità di studenti in uscita, le università ospitanti e il numero di studenti stranieri iscritti. 

La top 5 delle università statali 

Per le professioni sanitari le migliori università pubbliche sono messe in evidenza nella panoramica offerta dal Censis per l’anno accademico 2022/2023:

  • in pole position l’Università di Modena e Reggio Emilia con un punteggio di 109.5 
  • in seconda posizione l’Università di Udine con 103,5 punti 
  • medaglia di bronzo all’Università di Padova con 102,5 punti  
  • quarto posto per l’Università di Bologna con 101 punti 
  • quinta posizione per Milano Bicocca con 97,5 punti 

Fanalino di coda, invece, per gli atenei di Catanzaro, del Molise, e di Messina, che totalizzano rispettivamente 71,5, 72 e 73 punti. 

Il podio delle università private 

La classifica Censis 2022/2023 delle migliori università private per studiare professioni sanitarie vede invece sul podio: 

  • al primo posto il Campus Biomedico di Roma con 97,5 punti 
  • medaglia d’argento per la Libera Università di Bolzano con 91,5 punti 
  • terzo posto per l’Università Cattolica di Milano con 91 punti 

Come scegliere al meglio l’ateneo in cui iscriversi h2 

Nella scelta dell’università in cui iscriversi, il criterio offerto dalla classifica Censis non è un diktat né l’unico da seguire: per ogni studente, infatti, il suggerimento è di mettere sul piatto della bilancia esigenze, aspettative e possibilità, così da poter compiere una scelta consapevole e ponderata a fronte di un periodo di studio relativamente breve ma sicuramente impegnativo. Ad esempio, uno dei fattori da considerare nella scelta potrà essere la vicinanza dell’ateneo rispetto a casa. Oppure, per avere più possibilità di accedere, la scelta di un ateneo in una città più piccola, e quindi con meno candidati concorrenti, potrebbe rivelarsi un’ottima carta da giocare, così come optare per uno specifico corso di laurea in una professione sanitaria meno inflazionata di altre.  

 Leggi anche: Come fare ricorso in caso di bocciatura ingiusta a un esame?