Dopo tanti giorni di attesa, sono stati pubblicati i risultati anonimi dei test di ammissione in medicina. Il punteggio più alto, 84.3, è stato decisamente inferiore rispetto a 88.5 ottenuto lo scorso anno; segno che, effettivamente, la difficoltà maggiore delle domande riscontrate dagli aspiranti studenti rispetto al 2017 era concreta.
In queste settimane abbiamo ricevuto molte segnalazioni e tantissimi commenti in merito al test di ammissione alla facoltà di Medicina e Chirurgia. Abbiamo chiesto ai candidati se avessero riscontrato, durante lo svolgimento dell’esame, alcune anomalie o situazioni che avrebbero potuto compromettere l’esito del test.
C’è da dire che a livello geografico le segnalazioni provengono in egual modo da tutta Italia; Milano, Firenze e Catania (quindi Nord, Centro e Sud), per esempio, si contendono il primato.
In merito invece alle irregolarità segnalate, quelle che spiccano maggiormente riguardano la violazione delle procedure o la presenza di domande ambigue, oppure ancora la percezione di una disparità di trattamento. Sono stati casi, come racconta uno studente di Salerno, in cui è squillato un telefono cellulare e non sono state avviate procedure di annullamento del compito; oppure ancora a Milano, i servizi igienici situati accanto ai posti a sedere erano guasti e il personale di servizio li stava prontamente riparando disturbando, però, i candidati che stavano rispondendo alle domande.
Ci sono stati anche casi più gravi riscontrati a Catania, dove il presidente di commissione ha chiesto a una ventina di ragazzi, che a detta sua avevano fatto “un certo percorso”, che avevano i requisiti per rimanere altri 30 minuti a svolgere il test, oppure ancora dove non sono stati nemmeno fatti i controlli per verificare i documenti dei candidati.
Segnaliamo in particolare uno spiacevole episodio avvenuto sempre a Catania: un ragazzo purtroppo si è sentito poco bene ed è stato necessario l’intervento di un’ambulanza. Per questo motivo i candidati, oltre che emotivamente scossi, sono stati anche costretti a fermarsi affinché gli operatori sanitari soccorressero il malcapitato.
La città siciliana è ricca di segnalazioni: registriamo anche l’anomalo trasferimento di un intero gruppo di candidati da un’aula all’ altra senza i dovuti controlli, nonché l’anomalia nei risultati anonimi dove riscontriamo ben 3 punteggi identici appartenenti a tre candidati diversi. Si ipotizza, anche a fronte di quanto riportato dagli studenti presenti, che i candidati abbiano potuto copiare e interagire tra loro: comportamento espressamente vietato dal bando del Miur.
Infine, il caso che sta destando non poco scompiglio in questi giorni: in Sicilia, più nello specifico a Palermo, sembrerebbe che oltre 1000 studenti siano riusciti a connettersi a internet durante il test e a cercare le soluzioni su Google. Le conseguenze di questo gesto, se confermato, potrebbero gravare sull’intera graduatoria nazionale. Anche perché, le persone che hanno violato le procedure, così come i controllori che non hanno controllato, non si sono nemmeno risparmiate di pubblicare sui social i loro selfie durante la prova.
Si chiedono, anzi ci chiediamo tutti: questo potrebbe essere un buon motivo per avviare le pratiche di un ricorso e opporsi agli escamotage che ogni anno vengono messi in atto, in aperta violazione delle procedure?
Sicuramente una volta resi noti i risultati definiti, avremo una risposta.