Stop al numero chiuso a Medicina. L’odioso sistema che abbiamo conosciuto negli ultimi 25 anni non ci sarà più!”. Il Senatore Roberto Marti, presidente della Commissione Cultura, Istruzione e Sport del Senato, in un post pubblicato su Instagram nei giorni scorsi ha annunciato l’abolizione di un sistema che ha sempre fatto molto discutere. Perché se da una parte c’è chi ritiene necessario un accesso programmato a una facoltà importante come quella di Medicina (per esempio, la FNOMCeO), perché un’eventuale eliminazione comporterebbe, dal loro punto di vista, più problemi che opportunità, dall’altra c’è chi sostiene che non sia giusto far decidere a una prova di questo tipo il futuro di migliaia di studenti che coltivano il sogno di indossare il camice bianco. Ma è davvero così? Il numero chiuso a Medicina non esiste più?

Numero chiuso annullato?

Il Comitato ristretto della Commissione Cultura del Senato ha di recente dato il via libera al documento base per la delega al Governo riguardante la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia, in Odontoiatria e Protesi Dentaria e in Medicina Veterinaria. Ciò significa che l’iter legislativo è solo all’inizio.

Ma cosa prevede il documento? Le principali disposizioni del testo includono l’apertura dell’iscrizione al primo semestre dei corsi, l’identificazione di discipline comuni per garantire programmi uniformi, l’ammissione al secondo semestre basata sul superamento degli esami del primo semestre e la creazione di una graduatoria nazionale di merito. Inoltre, verranno introdotti meccanismi per il riconoscimento dei crediti formativi e per consentire l’iscrizione oltre i termini ordinari.

Cosa cambierebbe rispetto al sistema attuale

Una volta approvato il testo senza modifiche significative, il numero chiuso non sarà abolito, ma la selezione degli studenti avverrà alla fine del primo semestre del primo anno. Insomma, i criteri di ammissione all’intero percorso formativo degli studenti universitari che, una volta laureati, diventeranno medici, sono sì diversi, ma lo sbarramento resterà.