Nell’immaginario collettivo, spesso, pensando a cosa fare da grande si esclude la professione medica per diverse motivazioni, dalle più serie alle più banali come: “ho paura del sangue, svengo alla sua vista”.  Oggi, parliamo di una specializzazione che prende in esame proprio quel professionista medico che, invece, il sangue lo studia: l’ematologia.  

L’ematologo è, appunto, un medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle malattie del sangue e dei suoi organi correlati, come il midollo osseo e il sistema linfatico. Queste malattie possono includere anemie, leucemie, linfomi, piastrinopenie e coagulopatie. L’ematologo è formato per valutare e gestire patologie legate alla produzione di sangue e alle funzioni delle cellule ematiche. 

Ematologia: cos’è importante sapere? 

L’ematologia è una branca della medicina e una specializzazione che spesso viene intesa come parte della medicina interna. La scuola di specializzazione in ematologia ha una durata di 4 anni, per un totale di accumulo di 240 CFU e per accedere al corso di specializzazione, l’iter è sempre lo stesso. Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia occorre affrontare il concorso SSM, indetto ogni anno dal MIUR. 

In Italia, la scuola di ematologia è molto attrattiva, ma i posti sono davvero limitati e pari all’1,5% delle borse totali 

Cosa studia e di cosa si occupa l’ematologo? 

Il medico con specializzazione in ematologia svolge un ruolo di fondamentale importanza nella cura e nel trattamento di numerose patologie legate al sangue, al midollo osseo e al sistema linfatico. Grazie alla loro competenza ed esperienza, gli ematologi sono in grado di diagnosticare e gestire una vasta gamma di malattie ematologiche, come le anemie, le malattie emorragiche, le leucemie e i linfomi e hanno un ruolo chiave nella gestione delle terapie di trapianto di midollo osseo e nel trattamento delle malattie mieloproliferative e mielodisplastiche. Grazie agli avanzamenti della ricerca e della tecnologia, gli ematologi sono in grado di offrire ai pazienti terapie sempre più personalizzate e mirate, migliorando notevolmente le loro prognosi e la loro qualità di vita. 

Inoltre, gli ematologi svolgono un importante ruolo nella prevenzione e nella diagnosi precoce di patologie ematologiche, attraverso screening regolari e campagne di sensibilizzazione. Grazie alla loro expertise e alla loro dedizione, gli ematologi contribuiscono in modo significativo alla salute e al benessere della popolazione, garantendo cure di alta qualità e personalizzate per ciascun paziente. 

Sin da quando sono specializzandi, gli ematologi acquisiscono familiarità con la teoria del sistema emolinfatico, cioè i dispositivi per la produzione del sangue e della linfa. Ciò include i linfonodi primari (ad esempio il midollo osseo) e secondari (come la milza, linfonodi). La differenza si basa sui linfociti che si formano e maturano negli organi primari e si specializzano a livello secondario. Nel reparto di ematologia ci si concentra molto anche sulla medicina trasfusionale. Ciò include tecniche di donazione di sangue, immunoematologia e raccolta di cellule staminali emopoietiche. È importante conoscere i rischi e le malattie trasmesse dalle trasfusioni di sangue (ad esempio epatite A, AIDS). Si apprendono anche informazioni pratiche sul trapianto di midollo osseo, un intervento chirurgico è comune per i pazienti affetti da leucemia o sottoposti a chemioterapia, ma che non può prescindere dalla valutazione di idoneità al paziente.  

Il corso di specializzazione in ematologia comprende anche esercitazioni pratiche sulle tecniche di laboratorio, con particolare attenzione alla citogenetica molecolare e la cinetica di proliferazione, l’istopatologia e l’emostasi. Molte di queste analisi sono necessarie soprattutto nel monitoraggio dei pazienti ematologici. Gli specializzandi impareranno anche a curare gravi malattie del sangue, comprese le condizioni genetiche rare della talassemia e dell’emofilia. 

Quali sono gli sbocchi professionali di un ematologo? 

Gli ematologi hanno un ruolo fondamentale all’interno della nostra società e hanno una vasta gamma di sbocchi professionali. Una volta specializzati, possono decidere di lavorare in ospedale come responsabili di una divisione di ematologia o come consulenti ematologi; possono lavorare in un centro medico accademico come medici e ricercatori nel campo dell’ematologia oppure in un laboratorio di diagnosi ematologica o in una banca del sangue, e ancora in un’azienda farmaceutica come consulente medico o responsabile dello sviluppo di nuovi farmaci ematologici; come medici di base con competenze specializzate in ematologia. Inoltre, possono anche decidere di aprirsi uno studio medico privato come ematologi, oppure insegnare e fare ricerca in un’università come professori di ematologia. Inoltre, possono rendersi disponibili per supportare organizzazioni non profit che si occupano di malattie del sangue come la leucemia e la talassemia. 

Lo scenario è molto vasto e la carriera è personale e deve essere costruita sulle proprie inclinazioni e passioni. Per questo, è necessario conoscere bene la maggior parte delle specializzazioni e scegliere quelle che fanno più al caso della persona, prima che del professionista che si sogna di diventare.