Sommario
A partire dall’anno accademico 2025-2026, l’accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria subirà una profonda trasformazione. Il tradizionale test d’ingresso verrà abolito e sostituito da un nuovo sistema di selezione basato su un semestre propedeutico e una graduatoria nazionale. In questo articolo analizziamo nel dettaglio tutte le novità e le implicazioni per gli aspiranti studenti di Odontoiatria.
Cosa cambia con la riforma del test di medicina 2025?
La principale novità della riforma è l’eliminazione del test di ammissione tradizionale. Gli studenti potranno iscriversi liberamente al primo semestre del corso di laurea in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria, senza dover sostenere una prova d’ingresso preliminare. Tuttavia, la selezione avverrà alla fine del primo semestre sulla base del rendimento accademico.
Come si svolgerà la selezione e l’ammissione?
Dal 2025, gli studenti potranno iscriversi direttamente al primo semestre del corso di laurea in Odontoiatria senza dover affrontare un test di selezione iniziale. Questo semestre sarà comune anche agli altri corsi di laurea dell’area biomedica e sanitaria, tra cui Medicina e Chirurgia e Farmacia. Durante il primo semestre, gli studenti dovranno affrontare esami fondamentali per il percorso accademico, tra cui:
- Fisica Medica
- Biologia Molecolare e Genetica
- Anatomia Umana
- Chimica e Biochimica
Questi insegnamenti permetteranno di valutare la preparazione degli studenti e selezionare i più meritevoli per il proseguimento del corso di laurea.
La formazione della graduatoria e la selezione per il secondo semestre
La selezione per l’accesso al secondo semestre sarà basata su due criteri fondamentali:
- Superamento di tutti gli esami previsti nel primo semestre
- Posizionamento in una graduatoria nazionale basata sul merito
Il numero di posti disponibili rimarrà programmato a livello nazionale, pertanto solo gli studenti con i migliori risultati accademici potranno accedere al secondo semestre del corso di laurea in Odontoiatria.
Gli studenti che non riusciranno a ottenere un posto nel corso di laurea in Odontoiatria avranno diverse alternative:
- Passare a un altro corso di laurea affine, come Biotecnologie o Scienze Biologiche, utilizzando i CFU già acquisiti.
- Ripetere il semestre propedeutico e tentare nuovamente l’accesso l’anno successivo.
- Spostarsi verso corsi dell’area sanitaria, come Tecniche di Laboratorio Biomedico o Igiene Dentale.
Vantaggi e svantaggi della nuova riforma
La nuova riforma pone l’accento sulla selezione più meritocratica, basata sulla valutazione delle performance universitarie e non su un test unico. Inoltre, tutti gli studenti potranno iscriversi senza essere esclusi alla preselettiva e si potranno mettere alla prova, approfittando della maggiore accessibilità iniziale. Ma non solo: chi non supera la selezione potrà comunque continuare gli studi in percorsi affini senza perdere l’anno accademico.
A discapito degli studenti, però è facilmente intuibile andare incontro ad una competizione elevata, in quanto il numero di posti rimarrà limitato, quindi solo i migliori studenti potranno accedere al secondo semestre. Gli studenti dovranno impegnarsi al massimo fin dal primo semestre per garantirsi un posto e, anche se esistono alternative, alcuni studenti potrebbero trovarsi costretti a cambiare percorso accademico. La riforma del test di Medicina 2025 rappresenta un cambiamento epocale nell’accesso ai corsi di laurea in Medicina e Odontoiatria. Se da un lato elimina il tradizionale test d’ingresso, dall’altro introduce una selezione basata sul rendimento accademico nel primo semestre. Per gli aspiranti odontoiatri, sarà fondamentale affrontare con impegno gli studi sin dai primi mesi per garantirsi l’accesso al secondo semestre.