Come per tutte le facoltà a numero programmato, il MIUR ha pubblicato i posti disponibili anche per Medicina. E, al di là della speranza disattesa, certamente incoraggiata dalle dichiarazioni politiche dell’anno scorso, che il temutissimo numero chiuso venisse abolito, c’è una buona notizia: i posti per il Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico di Medicina e Chirurgia sono aumentati. E non di poco.

Aumento dei posti a Medicina

I posti disponibili per Medicina passano dai 9.779 dell’anno scorso agli 11.568 di quest’anno. Ben 1.789 in più, pari a un +18%. Meno del 20% auspicato dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Marco Bussetti e dalla Ministra della Salute Giulia Grillo, ma pur sempre un passo avanti. Cresce quindi il numero di studenti che potranno coronare il loro sogno: si pensi che, ogni anno, sono in media 60.000 quelli che provano a entrare a Medicina.

 

Posti disponibili a Medicina per ateneo

Tra gli atenei con più posti a disposizione segnaliamo La Sapienza Policlinico a Roma (660 posti), Ferrara (600 posti), Federico II di Napoli (507 posti), l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli a Napoli (500 posti), Torino (450 posti), Palermo (398 posti), Firenze (365 posti), Bologna (364 posti), Milano (350 posti), Padova (334 posti). Questi i posti disponibili ateneo per tutti gli atenei:

Bari 297
Bari (lingua inglese) 42
Bologna 364
Bologna (lingua inglese) 75
Brescia 223
Cagliari 230
Campania – “L.Vanvitelli” 500
Campania – “L.Vanvitelli” 500 (lingua inglese) 40
Catania 299
Catanzaro 210
Cattolica del Sacro Cuore 270
Cattolica del Sacro Cuore 270 (lingua inglese) 40
Chieti – Pescara 185
Ferrara 600
Firenze 365
Foggia 99
Genova 235
Humanitas University (Lingua inglese) 150
Insubria 150
L’Aquila 137
Messina 260
Messina (lingua inglese) 150
Milano 350
Milano (lingua inglese) 34
milano – Bicocca 133
Milano – Bicocca (lingua inglese) 22
Modena e Reggio Emilia 137
Molise 75
Napoli Federico II 507
Napoli Federico II (lingua inglese) 15
Padova 334
Padova (lingua inglese) 54
Palermo 398
Parma 240
Pavia 208
Pavia (lingua inglese) 70
Perugia 251
Piemonte orientale 174
Pisa 288
Politecnica delle Marche 182
Roma “La Sapienza” Policlinico (lingua inglese) 38
Roma “La Sapienza” Policlinico 660
Roma “La Sapienza” polo pontino 145
Roma “La Sapienza” Sant’Andrea 180
Roma “Tor Vergata” 220
Roma “Tor Vergata” (lingua inglese) 25
S.Raffaele Milano 200
S.Raffaele Milano (lingua inglese) 36
Salerno 156
Sassari 139
Siena 244
Torino 450
Torino (lingua inglese) 70
Trieste 170
Udine 145
UniCamillus 80
Univ.” Campus Bio-Medico” di Roma 140
Univ.” Campus Bio-Medico” di Roma (lingua inglese) 40
Verona 177
TOTALE 11.568

 

Test medicina 2019: le preferenze

Proprio in virtù della differenza tra un ateneo e l’altro del numero di posti disponibili, consigliamo agli aspiranti studenti di non fissarsi su una specifica università. Ricordiamo infatti che, al momento dell’iscrizione, è possibile indicare fino a 73 preferenze.
Ovvio che in alcune sarà più facile entrare rispetto ad altre. Se Milano Bicocca, Palermo, Pavia, Catania, Milano Statale e Salerno sono infatti da sempre tra le prime a esaurire i posti disponibili, a Bari, Chieti, Napoli Vanvitelli, L’Aquila, Campobasso, Catanzaro, Sassari c’è molta meno concorrenza.

 

Verso la riforma del numero chiuso

Dopo che l’anno scorso esponenti politici del Movimento 5 Stelle avevano annunciato l’abolizione del numero chiuso alla facoltà di Medicina, cosa poi non andata in porto, il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Marco Bussetti così ha commentato il primo traguardo raggiunto, ovvero l’aumento dei posti disponibili per il 2019:
“Su Medicina e Odontoiatria questo Governo sta mantenendo le promesse fatte, portando avanti un’azione strategica, sia nell’interesse dei nostri giovani che del Paese. Abbiamo aumentato i posti a disposizione degli studenti universitari e continueremo a lavorare in questa direzione. L’Italia ha bisogno di medici, dobbiamo colmare questo vuoto. Chiaramente, è importante che a questo corrisponda anche un incremento delle borse di specializzazione mediche. Ed è per questo che ci siamo mossi su questo fronte. Abbiamo aumentato le borse già a partire dallo scorso anno e anche quest’anno abbiamo incrementato le risorse di cento milioni in Legge di bilancio per finanziare nuovi contratti di formazione. Non ha alcuna utilità avere più laureati se poi non si specializzano e non possono esercitare. Inoltre, siamo impegnati insieme al Ministero della Salute, agli Atenei e alle Regioni in una riforma del modello di ammissione ai corsi. È richiesta da anni, è stata molto dibattuta e adesso vogliamo arrivare alle risposte attese.”