Massimo Tortorella, presidente Consulcesi: «In Italia mancano 56mila medici. Arriva in Parlamento il ddl che consentirà l’accesso con riserva a chi ha presentato ricorso al Tar. Gli aspiranti camici bianchi hanno tempo fino all’11 dicembre per presentare ricorso».

Da Numero Chiuso a Numero “Semiaperto”. Quest’anno la Facoltà di Medicina potrebbe aprire le porte anche agli aspiranti medici che non hanno superato il test d’ingresso. Arriva infatti in Parlamento un disegno di legge che, se approvato, consentirà l’accesso alla Facoltà di Medicina con riserva a chi fino all’11 dicembre presenterà ricorso al Tar. «L’obiettivo è quello di tamponare la grave carenza di medici, causata in larga parte dal numero chiuso che impedisce l’ingresso a Medicina a migliaia di candidati ogni anno», spiega Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, network legale di riferimento per le professioni sanitarie.

Si stima che in Italia manchino all’appello 56mila camici bianchi. «Una carenza, questa, che da anni rappresenta un cruccio per il nostro Servizio sanitario nazionale e che ora sta creando gravi difficoltà nella gestione della pandemia», sottolinea il presidente di Consulcesi. «Basta pensare a quanto sta succedendo in Calabria, diventata ‘zona rossa’ per mancanza di personale sanitario e non per numero di contagi», aggiunge. Da qui la necessità di mettere una toppa. «Aprire le Facoltà di Medicina anche ai candidati esclusi è un tentativo per evitare che in futuro ci si debba ritrovare nuovamente in questa situazione di emergenza», evidenzia Tortorella. «Una sanatoria, insomma, per limitare i danni di un sistema di selezione che, come ormai è chiaro, è inadeguato allo scopo», aggiunge. La nota positiva di questo provvedimento, qualora venisse approvato, è che le Facoltà avranno tutto il tempo di adeguare gli spazi all’arrivo dei candidati riammessi. «La didattica a distanza, resa necessaria dalla pandemia, consentirà infatti di gestire le lezioni anche in presenza di un numero di studenti più grande», specifica Tortorella.

Consulcesi, tuttavia, invita i legislatori a cogliere questa importante opportunità per ripensare in maniera definitiva al sistema di selezione dei futuri medici. «Perché non è solo questione di numeri», dice Tortorella. Consulcesi, infatti, ha già evidenziato numerose «falle» al sistema del Numero Chiuso e della selezione con domande a crocette. «Ormai è chiaro che non è adatto a selezionare gli aspiranti medici più meritevoli e questo porta all’esclusione di migliaia di potenziali medici eccellenti», sottolinea Tortorella. A questo si aggiungono le centinaia di irregolarità segnalate in tutta Italia che, quest’anno, hanno portato a un aumento di circa il 10 per cento dei ricorsi.

Consulcesi quindi continua a mettere a disposizione dei candidati lo sportello virtuale www.numerochiuso.info e i canali social dedicati, per raccogliere testimonianze e fornire informazioni su come tutelarsi in caso di scorrettezze durante la prova. A loro disposizione ci sono consulenti consultabili gratuitamente attraverso il numero verde 800.189091