È anche l’utilizzo di buste, fogli di carta e penne a causare migliaia di irregolarità il giorno dei test di ingresso alle facoltà universitarie a numero chiuso. Ma l’uso virtuoso della tecnologia potrebbe aiutare…

Il Covid-19 ha cambiato la nostra vita. Si è imposto lo smart working; gli ospiti delle trasmissioni televisive continuano a collegarsi da casa; le riunioni su piattaforme digitali sono diventate la normalità; la formazione a distanza continua ad essere un’opzione per tanti studenti universitari; addirittura la complicatissima macchina della burocrazia ha trovato il modo di offrire online più servizi ai cittadini.

Ma in alcuni ambiti non si è fatto alcun passo avanti: alle domande dei test di ingresso alle facoltà universitarie, ad esempio, anche quest’anno decine di migliaia di candidati hanno risposto annerendo con una penna nera dei fogli di carta. E anche quest’anno sono state denunciate in tutta Italia centinaia di problematiche e irregolarità, alcune legate proprio all’utilizzo di buste, fogli e penne, che hanno già dato vita a migliaia di ricorsi.

In questo video, il professor Marco Camisani Calzolari, tra i principali esperti digitali e del web, spiega allora come questo 2020 poteva essere l’anno per far entrare nel XXI secolo anche i test d’ingresso. E in che modo l’uso virtuoso della tecnologia possa contribuire alla riduzione di tutte queste irregolarità. A beneficio di tutti.