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Il test di ammissione alle Professioni Sanitarie è uno degli appuntamenti più attesi per chi, appena conclusa la maturità o in fase di ri-orientamento, sogna un futuro in ambito sanitario. L’accesso ai corsi di laurea triennali come Infermieristica, Fisioterapia, Logopedia, Ostetricia, Tecniche di Radiologia e molte altre discipline avviene tramite una prova a numero programmato, con migliaia di candidati in tutta Italia.
Per affrontare la prova con maggiore consapevolezza, è fondamentale conoscere non solo le date ufficiali ma anche come funziona il test, come prepararsi e quali documenti portare con sé. Vediamo quindi, passo dopo passo, cosa è importante sapere.
Le date ufficiali del test professioni sanitarie 2025
Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha confermato che il test si svolgerà lunedì 8 settembre 2025 per i corsi in lingua italiana, mentre per i corsi in lingua inglese la prova è prevista per il 10 settembre. Per i corsi di laurea magistrale in Professioni Sanitarie, invece, la data sarà il 25 settembre.
È importante ricordare che, a differenza del test di Medicina, la prova per le Professioni Sanitarie è organizzata autonomamente da ciascun ateneo. La data è la stessa per tutti, ma i contenuti delle prove, le modalità di iscrizione e le graduatorie sono gestiti localmente. Per questo motivo è indispensabile consultare il bando ufficiale dell’università presso la quale si intende concorrere.
Come iscriversi e quali documenti servono
Per partecipare al test, bisogna iscriversi seguendo le modalità indicate dal proprio ateneo, entro la scadenza prevista dal bando. Di solito, l’iscrizione prevede la compilazione di un modulo online e il pagamento di un contributo.
Il giorno della prova, i candidati dovranno portare con sé:
- un documento d’identità in corso di validità,
- la ricevuta dell’avvenuta iscrizione al test,
- eventuale codice fiscale, se richiesto,
- una o due penne nere (non cancellabili).
Si consiglia di arrivare con anticipo presso la sede d’esame, poiché le operazioni di identificazione possono richiedere tempo.
Struttura della prova e argomenti
Il test è composto da 60 domande a risposta multipla da svolgere in 100 minuti. Le domande coprono le seguenti materie:
- biologia,
- chimica,
- fisica e matematica,
- logica e ragionamento,
- cultura generale.
Non tutte le università attribuiscono lo stesso peso alle singole materie, ma in genere biologia e logica hanno un ruolo predominante. Le domande possono variare da ateneo ad ateneo, ma il formato resta abbastanza simile ovunque.
Prepararsi con metodo
La fase di preparazione può fare la differenza. Oltre allo studio teorico, è utile esercitarsi con simulazioni a tempo, in modo da familiarizzare con il ritmo della prova e con la gestione dello stress.
Tra le novità di quest’anno, l’Università di Sassari, in collaborazione con TheFaculty App, ha messo a disposizione una simulazione gratuita del test, utile per orientarsi su formato e contenuti. È un’occasione da non perdere per chi desidera mettersi alla prova con uno strumento realistico e aggiornato.
I consigli principali per lo studio sono:
- esercitarsi quotidianamente con quiz e domande a risposta multipla,
- pianificare ripassi mirati delle materie principali,
- alternare studio teorico e pratica su simulazioni,
- lavorare sulla gestione del tempo e della concentrazione.
Graduatorie e assegnazione dei posti
Il sistema di assegnazione dei posti è locale. Questo significa che ciascun ateneo pubblicherà una propria graduatoria, basata esclusivamente sui punteggi dei candidati che hanno sostenuto la prova in quella sede.
A differenza del test di Medicina, che prevede una graduatoria nazionale, qui il punteggio ottenuto vale soltanto per l’università in cui si è sostenuto il test. È possibile iscriversi al test in più sedi, se le date non si sovrappongono, ma bisogna seguire separatamente ogni procedura di iscrizione.
Nel frattempo, va segnalato che la riforma in corso per i corsi di Medicina, che prevede l’abolizione del test d’ingresso tradizionale a favore di un accesso libero con semestre valutativo, potrebbe avere ripercussioni future anche sul sistema dei test sanitari. Tuttavia, per l’anno accademico 2025-2026, il test di Professioni Sanitarie resta confermato.
Affrontare il giorno del test professioni sanitarie
Il giorno della prova, l’importante è arrivare sereni e lucidi. La notte prima dormi bene, e la mattina fai una colazione equilibrata. Evita di studiare all’ultimo minuto: a quel punto conta più la lucidità che la memoria.
Durante il test, inizia con le domande che conosci meglio e non perdere troppo tempo su quelle incerte. Ricorda che una risposta sbagliata potrebbe penalizzarti, quindi valuta con attenzione quando rischiare e quando è meglio lasciare in bianco.
Conclusioni
Il test per le Professioni Sanitarie è un momento cruciale, ma non impossibile da affrontare. Con una buona preparazione, una gestione consapevole del tempo e delle emozioni, e con le giuste informazioni, puoi arrivare alla prova con la tranquillità di chi ha fatto tutto il possibile per giocarsi le proprie carte.
Studiare oggi, anche solo un po’ ogni giorno, ti permetterà di vivere il test senza panico e con maggiore fiducia