I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono condizioni neurologiche che influenzano la capacità di leggere, scrivere, calcolare o organizzare le informazioni. Tra i più comuni troviamo la dislessia (difficoltà nella lettura), la disgrafia (difficoltà nella scrittura), la discalculia (difficoltà nel calcolo) e la disortografia (difficoltà nell’ortografia). Questi disturbi non compromettono l’intelligenza, ma richiedono strategie e supporti specifici per garantire il successo scolastico e formativo.

Per gli studenti che aspirano a entrare in Medicina, affrontare un test di ammissione particolarmente selettivo con un DSA può essere una sfida significativa. Non solo devono prepararsi a un percorso molto competitivo, ma devono anche fare i conti con modalità di esame spesso non pensate per le loro esigenze specifiche. Per questo è fondamentale conoscere le misure compensative disponibili e come funzionano.

Come sono gli strumenti compensativi per studenti con DSA

Gli strumenti compensativi sono supporti e tecnologie che aiutano gli studenti con DSA a superare le difficoltà legate al loro disturbo, consentendo di esprimere al meglio le proprie capacità durante prove scritte, orali o pratiche. Questi strumenti non abbassano il livello di difficoltà della prova, ma compensano le barriere connesse al disturbo.

Tra gli strumenti più usati ci sono:

  • software di sintesi vocale, che converte il testo scritto in parlato per chi ha difficoltà di lettura;

  • registratori vocali, utili per chi fatica a prendere appunti;

  • calcolatrici e tavole numeriche per chi ha difficoltà con i numeri;

  • mappe concettuali e schemi per facilitare l’organizzazione delle informazioni;

  • computer con programmi di videoscrittura dotati di correttori ortografici e grammaticali;

  • tempi aggiuntivi, misura essenziale per completare le prove senza subire la pressione del tempo.

Per usufruire di questi strumenti, è necessario presentare una diagnosi certificata e una richiesta formale all’università, che valuterà e organizzerà le condizioni necessarie.

La nuova struttura del Test Medicina: il semestre filtro

La riforma introduce un semestre filtro, ovvero una prima fase di esami standardizzati da superare entro il primo semestre universitario, che determina l’ammissione definitiva al corso di Medicina. Questo sistema aggiunge un livello di selezione più articolato rispetto al test iniziale a crocette che abbiamo conosciuto finora. Per gli studenti con DSA, il semestre filtro rappresenta una sfida aggiuntiva ma anche un’occasione per dimostrare le proprie competenze in modo più completo. Sarà quindi fondamentale che le misure compensative siano garantite non solo durante il test di ingresso, ma anche in tutte le prove del semestre filtro, assicurando un percorso accessibile e inclusivo.

Misure compensative e tempi aggiuntivi: cosa resta e cosa cambia

Le misure compensative già previste per gli studenti con DSA, come tempi aggiuntivi e strumenti tecnologici, restano confermate e dovranno essere adeguate al nuovo formato del test e agli esami del semestre filtro. Le università sono chiamate a predisporre ambienti di esame attrezzati, con personale formato e tecnologie adeguate, per garantire che ogni studente possa affrontare le prove in condizioni eque, senza che le difficoltà legate al disturbo diventino un ostacolo insormontabile.

Esami standardizzati: un’opportunità o un ostacolo?

Gli esami standardizzati vogliono uniformare la valutazione e aumentare la trasparenza nel processo di selezione. Tuttavia, se non personalizzati, possono risultare difficili per chi ha DSA. La riforma si propone di sviluppare prove più calibrate, accompagnate da misure di supporto efficaci, per evitare che la standardizzazione penalizzi gli studenti con disturbi specifici. Sarà fondamentale il ruolo delle università nel modellare contenuti e modalità di esame sulle diverse esigenze.

Consigli pratici per studenti con DSA in vista del test 2025

Per prepararsi al meglio al nuovo test di Medicina, gli studenti con DSA possono seguire alcune strategie:

  • Informarsi con largo anticipo sulle procedure per richiedere misure compensative;

  • Allenarsi con simulazioni che rispecchino la nuova struttura del semestre filtro;

  • Sfruttare al massimo gli strumenti digitali e le tecnologie assistive;

  • Rivolgersi a servizi di tutoraggio e supporto dedicati a studenti con DSA.

Verso un sistema più equo e inclusivo?

La riforma del test di Medicina 2025 sembra voler mettere l’inclusione al centro, riconoscendo le difficoltà ma anche le potenzialità degli studenti con DSA. L’obiettivo è creare un sistema che dia a tutti pari opportunità di accesso e successo. Resta però importante monitorare l’attuazione di queste novità, per evitare che gli strumenti compensativi restino solo sulla carta e assicurare un reale cambiamento nel percorso di ammissione.