Moltissimi studenti ogni anno scelgono la vita da fuori sede e lasciano famiglia e amici per poter studiare nell’università desiderata. Gli ostacoli da superare però, sono tanti: ambientarsi da soli in una nuova città non è affatto semplice. Di seguito un vademecum per la sopravvivenza, con suggerimenti e consigli per gestire al meglio il primo anno da matricole e partire con il piede giusto per affrontare questa nuova avventura.

Studenti fuorisede, come scegliere l’alloggio giusto? I consigli pratici

Una delle prime cose da fare è, sicuramente, trovare un alloggio adeguato. È indispensabile prendersi il tempo necessario per valutare al meglio e trovare le soluzioni più adeguate alle esigenze di ciascuno. La scelta è personale e può ricadere su un appartamento condiviso piuttosto che un campus – residenza universitaria o una stanza in affitto, ma è sempre importante considerare questi fattori:

  • la vicinanza alla facoltà universitaria scelta;
  • i costi;
  • il collegamento con i mezzi pubblici;
  • la sicurezza del quartiere.

L’alloggio scelto deve essere conveniente ma anche confortevole per uno studente. L’ideale sarebbe una ambiente non troppo rumoroso con uno spazio consono per lo studio ed una connessione Internet veloce.

Studenti fuorisede: come bilanciare studio e vita sociale?

Nel corso del primo anno di università il tempo da dedicare alle lezioni da frequentare e allo studio è davvero tanto. Per questo, l’organizzazione e la gestione del tempo sono cruciali per sopravvivere alla prima esperienza da fuorisede senza troppa fatica. Utilizzare app di pianificazioni giornaliere e/o settimanali per tenere traccia di giorni e orari delle lezioni, dei ricevimenti delle segreterie didattiche e dei docenti e, infine, degli esami da sostenere per ogni sessione è indispensabile.

Creare un programma di studio settimanale e/o mensile aiuta, infatti, a restare al passo con il materiale didattico ed evitare la corsa allo studio disperato dell’ultimo minuto. Dedicare del tempo ogni giorno allo studio, anche solo per rivedere gli appunti, permette di non accumulare troppo lavoro.

Uno degli aspetti più piacevoli ed arricchenti del primo anno di università è la possibilità di fare nuove amicizie. Per farlo è senz’altro utile partecipare alle attività organizzate dall’università, unirsi a club e associazioni studentesche e partecipare a eventi sociali. Instaurare un bel rapporto con i coinquilini o compagni di corso e formare un gruppo di amici su cui contare rende più facile l’adattamento a questa nuova vita. Sicuramente, fa sentire meno soli e più supportati.

Nel corso del primo approccio con l’università, trovare un equilibrio tra studio e vita sociale è importante. Lo studio e gli esami sono la priorità, ma bisogna dedicargli il giusto tempo. Poi, fa bene concedersi momenti di svago e socializzazione. Partecipare a eventi e attività ricreative può aiutare a rilassarsi e a ricaricare le energie, rendendo più efficiente anche il tempo dedicato allo studio. Sì alle attività culturali e di svago, tra cui musei, teatri, concerti ed eventi sportivi.  È bello scoprire i luoghi più belli della nuova città, i ristoranti, i parchi e le attrazioni culturali. Conoscere meglio il nuovo ambiente, infatti, aiuta a sentirsi più a casa, permettendo di godere a 360 gradi dell’esperienza universitaria.

Come gestire le spese e non sforare il budget

Per molti studenti fuori sede non sforare il budget mensile fornito dalla famiglia che includa le tante spese per l’affitto, il cibo, i trasporti e le attività sociali non è facile ma essenziale. Avere sotto controllo le spese ed evitare di spendere più del necessario spesso, è molto difficile, soprattutto nelle grandi città dove il costo della vita è alto. In questo caso si può considerare anche l’opportunità di trovare un lavoro part-time che non interferisca con gli studi e possa permettere di avere un po’ di denaro extra per il tempo libero.

Studenti fuori sede: mantenere uno stile di vita sano

Per sopravvivere al primo anno di università è importante prendersi cura della propria salute con una dieta varia, sana ed equilibrata, attività fisica e riposo. Il benessere fisico, infatti, influisce poi sulle prestazioni accademiche e sulla capacità di gestire lo stress. Un consumo eccessivo di alcol e fumo e il poco riposo notturno sono da evitare. Consigliate, invece, attività rilassanti come lo yoga o la meditazione.

Inoltre, non bisogna avere paura di chiedere aiuto. Problemi fisici, accademici, psicologici, emotivi o pratici: l’università mette a disposizione vari servizi di supporto. Ci si può rivolgere ai tutor, ai consulenti accademici o ai servizi di counseling per ottenere l’assistenza necessaria. Molte università offrono anche supporto per la salute mentale, con psicologi e counselor, utili se ci si sente sopraffatti o stressati dalla vita universitaria. I servizi di counseling possono fornire strategie per gestire lo stress e l’ansia degli esami ed aiutare a sviluppare abitudini di studio più sane ed efficaci.

Sopravvivere al primo anno di università per un fuorisede, dunque, richiede spirito di sacrificio, adattamento e organizzazione. Ma seguendo questi consigli, con impegno e forza di volontà questa esperienza può trasformarsi in un periodo di crescita personale e accademica.