Quando si pensa alla sanità pubblica, spesso il primo volto che viene in mente è quello del medico di medicina generale. Figura di riferimento per pazienti di ogni età, il MMG – noto anche come medico di base o medico di famiglia – è il primo presidio sul territorio per la prevenzione, la diagnosi e la gestione delle patologie comuni. Ma cosa accade realmente in una sua giornata tipo? 

MMG e inizio di giornata: la burocrazia prima delle visite 

La giornata di un MMG comincia spesso prima dell’apertura ufficiale dello studio. Dalle 7:30 o 8:00 del mattino, molti medici iniziano a visionare la posta elettronica, controllare le richieste arrivate tramite i servizi online e aggiornare le cartelle cliniche. Prescrizioni di farmaci cronici, certificati di malattia, richieste di esami: una mole di documentazione che occupa una fetta importante della giornata. 

Nel frattempo, lo staff di segreteria (se presente) inizia a gestire le telefonate dei pazienti, fissare appuntamenti e smistare urgenze. Nei casi in cui il MMG lavori in solitaria, anche queste incombenze amministrative sono gestite direttamente dal medico. 

Mattinata in ambulatorio: visite, ascolto, continuità  

Dalle 9:00 in poi, l’ambulatorio prende vita. I pazienti si susseguono con appuntamenti programmati o – nei casi più critici – con accessi urgenti. Ogni consulto dura in media 10-15 minuti, ma può estendersi a seconda della complessità del caso. 

La giornata tipo prevede visite di ogni genere: dal controllo della pressione arteriosa al monitoraggio del diabete, dai sintomi influenzali alla valutazione di disturbi più complessi che necessitano di un invio specialistico. Il medico non cura solo la malattia, ma conosce il contesto familiare, lavorativo e psicologico del paziente, instaurando con il tempo un rapporto di fiducia profonda. 

La figura del MMG, infatti, non si limita alla prescrizione di farmaci o esami. È anche consulente, guida e spesso punto di riferimento in momenti delicati della vita del paziente. La prevenzione, l’educazione alla salute e la gestione delle cronicità sono parte fondamentale del suo lavoro. 

Pausa pranzo… se c’è 

La pausa pranzo per il medico di famiglia non è mai garantita. Se non ci sono urgenze improvvise o visite domiciliari da effettuare in tarda mattinata, si riesce a ritagliarsi uno spazio per il pasto e per aggiornarsi – anche solo rapidamente – su nuove linee guida cliniche o documenti amministrativi. 

In altri casi, la pausa viene sacrificata per prolungare gli orari di ricevimento, rispondere alle richieste dei pazienti più fragili o aggiornare la documentazione sanitaria. 

Pomeriggio: per MMG visite domiciliari e attività extra 

Nel pomeriggio, molti MMG effettuano le visite domiciliari. Si tratta di pazienti che, per condizioni fisiche o età avanzata, non possono recarsi in ambulatorio. Questa parte del lavoro richiede organizzazione, capacità di adattamento e, spesso, prontezza nell’intervenire in situazioni delicate. 

In alcuni giorni della settimana, il pomeriggio è dedicato anche ad attività extra-ambulatoriali: riunioni con colleghi della medicina di gruppo, incontri con i Servizi Sociali, corsi di aggiornamento obbligatori, o collaborazioni con le ASL per progetti di screening e prevenzione. 

Chi lavora in ambienti rurali o meno coperti dai servizi di continuità assistenziale, può essere chiamato anche per visite fuori orario, aggravando ulteriormente il carico di lavoro. 

Fine giornata: il lavoro invisibile di un MMG

Intorno alle 18:00 o 19:00, il medico rientra a casa. Ma la giornata non è necessariamente conclusa. Spesso resta da completare la documentazione clinica, rispondere a messaggi, organizzare la lista delle visite del giorno dopo. In un’epoca in cui molte richieste passano anche tramite messaggi WhatsApp o canali online, la reperibilità del medico è praticamente continua. 

Una professione sotto pressione 

Essere MMG significa molto di più che “fare il medico”: è vivere quotidianamente la realtà dei propri pazienti, affrontare un carico crescente di responsabilità e far fronte a sfide organizzative e burocratiche complesse. Con una popolazione che invecchia e la carenza di giovani medici disposti a intraprendere questa carriera, il ruolo del medico di famiglia è oggi più che mai strategico ma anche sotto pressione. 

Eppure, l’MMG è una figura indispensabile 

Nonostante tutto, i medici di medicina generale restano una colonna portante del nostro Servizio Sanitario Nazionale. Con competenza, empatia e capacità di ascolto, accompagnano milioni di italiani ogni giorno nel percorso di cura, prevenzione e benessere. 

Comprendere la loro giornata tipo significa anche riconoscere il valore di un lavoro silenzioso ma fondamentale, svolto tra lo studio, le strade della città, le case dei pazienti e le mille sfide di un sistema sanitario in continua evoluzione.