Scegliere di studiare Medicina è una decisione importante, spesso dettata dalla passione per la cura, per la scienza e per il desiderio di fare la differenza nella vita delle persone. Negli ultimi anni, però, sempre più studenti decidono di intraprendere questo percorso interamente in lingua inglese.

Perché? Perché frequentare un corso di Medicina in inglese non solo garantisce una formazione di alto livello, ma offre anche accesso facilitato a carriere internazionali, a mobilità accademica e a maggiori opportunità professionali, sia in Italia che all’estero.

Perché studiare medicina in inglese

Scegliere l’inglese come lingua di studio consente fin da subito di abituarsi alla terminologia scientifica internazionale, la stessa che verrà utilizzata nel corso della carriera clinica e accademica. Inoltre, molte pubblicazioni, linee guida e protocolli medici sono in inglese: padroneggiare la lingua consente di restare aggiornati e competitivi.

Ma non è solo una questione linguistica. Studiare Medicina in inglese significa:

  • condividere le lezioni con studenti da tutto il mondo,
  • confrontarsi con docenti internazionali,
  • accedere più facilmente a tirocini e specializzazioni all’estero.

In un mondo in cui la sanità è sempre più globale, questa scelta si rivela strategica per chi immagina un futuro senza confini.

Le università italiane con Medicina in inglese

Anche in Italia esistono diversi corsi di laurea in Medicina e Chirurgia interamente in inglese. Questi corsi sono attivati da alcune delle università più prestigiose del Paese, tra cui:

  • Università di Milano (IMS – International Medical School)
  • Università di Pavia (Harvey Course)
  • Università di Roma “La Sapienza”
  • Università di Roma “Tor Vergata”
  • Università di Bologna
  • Università di Bari
  • Università di Messina
  • Università di Napoli Federico II
  • Università di Padova

Ogni ateneo ha un numero limitato di posti e accoglie studenti italiani e stranieri. In genere, l’offerta formativa è identica a quella del corso in italiano, ma con un’impronta più internazionale e una didattica orientata alla mobilità europea e globale.

Come si accede: il test IMAT

Per accedere a questi corsi bisogna superare l’IMAT (International Medical Admissions Test), il test di ammissione sviluppato in collaborazione con Cambridge Assessment.

Si tratta di una prova nazionale, in inglese, con domande a risposta multipla che valutano:

  • logica e problem solving,
  • cultura generale,
  • biologia, chimica, fisica e matematica.

Il test si svolge in un’unica data per tutte le sedi, e può essere sostenuto anche all’estero presso istituti accreditati. La graduatoria è unica a livello nazionale per tutti i corsi di Medicina in inglese, e l’assegnazione dei posti segue il punteggio ottenuto.

È un test competitivo, ma alla portata di chi ha una solida preparazione scientifica e una buona padronanza dell’inglese.

Cosa cambia rispetto al corso in italiano

La struttura del corso di laurea in Medicina in inglese è, per contenuti, simile a quella dei corsi in italiano. Tuttavia, ci sono alcune differenze:

  • Tutta la didattica, compresi i tirocini clinici, è in lingua inglese.
  • Il contesto è spesso più internazionale, con una percentuale significativa di studenti stranieri.
  • Alcuni corsi prevedono periodi obbligatori o facoltativi all’estero (Erasmus, clinical clerkship, summer school).
  • Gli sbocchi professionali sono più ampi, soprattutto se si intende sostenere l’equivalenza del titolo per esercitare in altri Paesi.

Opportunità di carriera in Italia e all’estero

Una volta laureati, gli studenti che hanno frequentato Medicina in inglese possono accedere alle scuole di specializzazione italiane, sostenere l’esame di abilitazione e lavorare nel nostro Paese esattamente come chi ha seguito il percorso in italiano.

Ma avranno anche qualcosa in più:

  • maggiore facilità nel sostenere esami di abilitazione all’estero (come USMLE per gli Stati Uniti o PLAB per il Regno Unito),
  • curriculum più adatto a programmi internazionali di ricerca e formazione,
  • possibilità di candidarsi a ospedali e università straniere con più sicurezza linguistica.

Questa apertura globale è uno dei motivi per cui sempre più studenti scelgono fin da subito il percorso in inglese, anche senza voler necessariamente trasferirsi all’estero in modo definitivo.

Studiare Medicina in inglese non è soltanto una scelta linguistica. È un investimento in una formazione internazionale, un modo per allargare i propri orizzonti, creare connessioni con studenti e professionisti di tutto il mondo e prepararsi a una carriera che non ha confini.