L’esame di maturità rappresenta, da sempre, una tappa fondamentale nella vita degli studenti italiani. Dopo mesi di studio intenso e le due prove scritte, arriva il momento del colloquio orale, una fase temuta da molti ma anche una delle più personali e stimolanti. Per la Maturità 2025, l’orale mantiene una struttura ormai consolidata, ma resta fondamentale prepararsi al meglio per affrontarlo con consapevolezza e serenità. 

Quando si svolgono gli orali 

Dopo le prove scritte, in calendario il 18 e 19 giugno, i colloqui iniziano a distanza di pochi giorni. Le commissioni si organizzano per interrogare un massimo di cinque studenti al giorno, seguendo un ordine alfabetico che viene stabilito a sorteggio. In genere, già dalla settimana successiva si entra nel vivo dei colloqui orali, e il calendario viene comunicato dalla scuola con sufficiente anticipo. 

Come funziona il colloquio orale 

L’orale ha una durata media di circa 50 minuti per ciascuno studente e si articola in più momenti. Il primo è un’analisi di un materiale – che può essere un testo, un’immagine, una tabella o un problema – scelto dalla commissione tra quelli preparati sulla base del programma svolto durante l’anno. A partire da questo spunto, lo studente è chiamato a riflettere e a costruire un discorso che coinvolga più discipline, valorizzando le connessioni tra le conoscenze acquisite. 

Segue poi l’esposizione dell’esperienza legata ai PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), cioè l’alternanza scuola-lavoro. Può trattarsi di un racconto dell’esperienza, di una relazione scritta o di un breve elaborato multimediale. 

C’è anche uno spazio dedicato all’educazione civica, con domande su temi di cittadinanza attiva, Costituzione, sostenibilità, diritto o attualità. L’obiettivo è valutare la consapevolezza critica e il senso civico dello studente. 

Infine, possono essere poste domande più classiche, legate al programma delle singole materie, soprattutto se non sono state toccate nella prima parte. In alcuni casi, se la condotta dello studente è risultata borderline (ad esempio con voto di comportamento pari a 6), è richiesto un approfondimento su tematiche civiche attraverso un elaborato specifico. 

Come viene valutato l’orale 

Il colloquio viene valutato fino a un massimo di 20 punti. Non esiste un punteggio minimo garantito: tutto dipende da come si affronta la prova e dalla completezza delle risposte. L’orale si somma al punteggio delle due prove scritte (ciascuna vale fino a 20 punti) e al credito scolastico accumulato nel triennio (fino a 40 punti). 

In totale, per ottenere il diploma, è necessario raggiungere almeno 60 punti su 100. Gli studenti che arrivano all’orale con un buon credito scolastico e un punteggio solido nelle prove scritte possono ambire anche al massimo dei voti. In presenza di un percorso scolastico eccellente, e con il giudizio unanime della commissione, è possibile anche ottenere la lode. 

Per chi ha avuto un rendimento molto buono, sono previsti anche dei punti “bonus” – fino a 5 – che la commissione può assegnare per premiare il merito. 

Come prepararsi al meglio 

Affrontare l’orale con serenità richiede preparazione, ma anche strategia. È importante esercitarsi a parlare in modo chiaro e fluido, imparare a gestire il tempo e soprattutto a collegare le discipline tra loro. Costruire dei percorsi interdisciplinari a partire da temi-chiave aiuta moltissimo, così come allenarsi su materiali simili a quelli che potrebbero essere proposti in sede d’esame. 

È fondamentale curare bene anche la parte relativa ai PCTO, cercando di mostrare cosa si è appreso da quell’esperienza: non serve fare un resoconto minuzioso, ma trasmettere consapevolezza e maturità. 

Un traguardo, non solo una prova 

L’orale della maturità non è solo un esame: è un momento in cui lo studente può raccontare sé stesso, la propria crescita e il percorso fatto negli anni. È una prova in cui non conta solo “quello che sai”, ma anche “come lo sai dire” e quanto riesci a collegare ciò che hai imparato al mondo reale. 

Con impegno, autenticità e una buona dose di allenamento, si può affrontare questo momento con fiducia. La maturità è, in fondo, anche un’occasione per prendere coscienza delle proprie capacità e aprirsi con slancio al futuro.