Sommario
L’Esame di Stato rappresenta uno dei momenti più importanti nel percorso scolastico degli studenti italiani. Con l’arrivo della Maturità 2025, migliaia di ragazzi si preparano ad affrontare la prova che segna la fine del ciclo delle scuole superiori e l’ingresso nel mondo universitario o lavorativo. Le novità non mancano, ma ciò che resta centrale è la necessità di informarsi con anticipo per affrontare al meglio ogni fase dell’esame, dalle prove scritte al colloquio orale.
Quando inizia la Maturità 2025?
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha confermato le date ufficiali per l’inizio dell’Esame di Stato 2025. La prima prova scritta, quella di italiano, si svolgerà mercoledì 18 giugno 2025 a partire dalle ore 8:30. Il giorno successivo, giovedì 19 giugno 2025, si terrà la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo di studio. Per chi dovesse trovarsi impossibilitato a partecipare alle sessioni ordinarie per gravi motivi documentati, le prove suppletive inizieranno dal 2 luglio 2025.
La prima prova: un viaggio nella lingua e nella società
La prima prova scritta ha una struttura ormai consolidata, ma sempre stimolante. Comune a tutti gli studenti, questa prova valuta le competenze linguistiche, analitiche e critiche attraverso l’elaborazione di un tema di italiano. Gli studenti possono scegliere tra sette tracce suddivise in tre tipologie:
- Tipologia A: analisi del testo letterario, con due tracce a scelta (una in prosa, l’altra in versi);
- Tipologia B: testo argomentativo su tematiche culturali, scientifiche, storiche o sociali;
- Tipologia C: tema di attualità, legato a questioni contemporanee di forte impatto.
Le tracce sono scelte dal Ministero e vengono rese pubbliche solo la mattina dell’esame. Tuttavia, è possibile ipotizzare alcuni ambiti su cui potrebbe vertere la prova, come i cambiamenti tecnologici, l’intelligenza artificiale, l’impatto dei social sulla comunicazione, le guerre attuali e il ruolo delle nuove generazioni nella società. Anche anniversari letterari o storici possono offrire spunti interessanti.
La seconda prova: cambia da indirizzo a indirizzo
Se la prima prova è uguale per tutti, la seconda cambia radicalmente a seconda del percorso scolastico. È la cosiddetta prova di indirizzo, pensata per valutare le competenze specifiche maturate dagli studenti nel proprio corso di studi. Ecco alcuni esempi:
- Liceo classico: versione di Latino;
- Liceo scientifico: compito di Matematica;
- Liceo linguistico: prova nella prima lingua straniera;
- Liceo delle scienze umane: elaborato sulle discipline di indirizzo;
- Istituti tecnici e professionali: prove legate alle competenze tecnico-pratiche acquisite.
Le tracce sono elaborate dal Ministero sulla base delle linee guida dei vari percorsi scolastici e tengono conto del programma svolto nell’ultimo anno. La difficoltà sarà proporzionata alle competenze attese, ma resta essenziale una preparazione approfondita, anche attraverso simulazioni e esercitazioni pratiche.
Il colloquio orale: non solo interrogazione
Il colloquio orale rappresenta l’ultima tappa dell’Esame di Stato. Si tratta di un momento complesso, che richiede capacità espositive, interdisciplinarità e consapevolezza del proprio percorso scolastico. Il colloquio si articola in tre parti:
- Analisi di un materiale scelto dalla commissione: può essere un testo, un’immagine, un documento o un problema, da cui partire per un discorso pluridisciplinare.
- Esposizione dell’esperienza di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento): lo studente racconta ciò che ha appreso durante il periodo di alternanza scuola-lavoro.
- Educazione civica: spazio dedicato alla verifica delle competenze maturate in educazione alla cittadinanza, con attenzione a temi come la sostenibilità, la Costituzione e i diritti umani.
Il colloquio è personalizzato e tiene conto della storia scolastica dello studente, ma richiede anche la capacità di collegare discipline diverse in maniera coerente.
Cosa serve per essere ammessi
Per sostenere l’Esame di Stato 2025, gli studenti devono soddisfare alcuni requisiti di ammissione:
- Frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale;
- Comportamento corretto (voto in condotta non inferiore a 6);
- Partecipazione alle prove INVALSI (non incidono sul voto finale, ma sono obbligatorie);
- Svolgimento delle attività di PCTO (anche qui, obbligatorie ma non valutative).
Consigli per affrontare l’esame
Affrontare la Maturità con serenità è possibile, ma richiede metodo. È utile:
- Organizzare un piano di studio realistico, con momenti di pausa;
- Svolgere esercitazioni sulle tracce d’esame degli anni precedenti;
- Ripassare con mappe concettuali e schemi;
- Lavorare sulla propria esposizione orale, anche davanti a familiari o amici.
La maturità non è solo una prova da superare, ma anche un’occasione per riflettere sul percorso fatto e guardare con fiducia al futuro.
In bocca al lupo a tutti i maturandi del 2025!