Hai appena concluso un percorso lungo e impegnativo. La maturità è alle spalle, e adesso ti trovi davanti a una delle prime scelte davvero importanti della vita: cosa fare dopo il diploma?
Proseguire con l’università? Cercare subito un lavoro? Prendersi un anno sabbatico per viaggiare o riflettere?

Non esiste una risposta “giusta” per tutti, ma ci sono domande che vale la pena porsi per fare una scelta lucida e coerente con i propri obiettivi. In questo articolo analizziamo i pro e contro di ciascuna opzione, per aiutarti a orientarti in modo consapevole.

Continuare a studiare: l’università o un corso post-diploma

Quando è la scelta giusta?

Se hai interesse autentico per una disciplina, sogni una professione specifica (medico, architetto, insegnante, ecc.) o vuoi mantenere aperte più possibilità nel futuro, continuare a studiare è la strada più logica.

Vantaggi:

  • Acquisizione di competenze più avanzate
  • Maggiore accesso a lavori qualificati
  • Opportunità di esperienze Erasmus, tirocini, networking

L’università richiede autonomia e motivazione, altrimenti si rischia l’abbandono o un percorso confuso, non è sempre sinonimo di occupazione immediata.

Alternative all’università:

  • ITS (Istituti Tecnici Superiori): percorsi professionalizzanti post-diploma legati al mondo del lavoro (energia, meccanica, digitale, turismo, ecc.)
  • Accademie e corsi privati per moda, design, grafica, cucina, ecc.

Iniziare a lavorare: entrare subito nel mondo reale

Quando è la scelta giusta?

Se senti di voler diventare fin da subito indipendente, hai una forte motivazione pratica o non sei ancora convinto di voler studiare altro, cercare un lavoro può essere un’esperienza formativa concreta.

Vantaggi:

  • Primo reddito e autonomia economica
  • Acquisizione di soft skill fondamentali: puntualità, responsabilità, gestione del tempo
  • Esperienza utile da valorizzare in un eventuale curriculum futuro

Attenzione:

  • Alcuni lavori entry-level possono essere precari o mal retribuiti
  • Senza una specializzazione, si rischia di limitare la crescita futura nel mercato del lavoro

Cerca un lavoro che ti lasci tempo e flessibilità per riflettere o, magari, per formarti a distanza, anche con corsi online o certificazioni.

Un anno sabbatico: tempo per crescere, non per fermarsi

Quando è la scelta giusta?

Un “gap year” può essere una scelta valida se senti il bisogno di fare chiarezza su chi sei e cosa vuoi. L’importante è viverlo come tempo attivo, non come semplice attesa.

Cosa si può fare in un anno sabbatico:

  • Viaggiare, magari con programmi di volontariato o scambi culturali
  • Lavorare temporaneamente per mettere da parte dei soldi
  • Partecipare a progetti di formazione all’estero (es. Workaway, Erasmus+, Servizio Civile)
  • Prendere certificazioni linguistiche o digitali

Vantaggi:

  • Migliora la maturità personale e l’autonomia
  • Aiuta a chiarire desideri e attitudini
  • È apprezzato anche nel mondo del lavoro se ben strutturato

Un anno sabbatico non deve diventare una fuga passiva. Serve un piano, obiettivi chiari e la capacità di trarre valore dalle esperienze.

Scegli per te, non per gli altri

Il periodo dopo il diploma è un momento delicato, ma anche pieno di opportunità. Che tu decida di studiare, lavorare o prenderti una pausa costruttiva, l’importante è che la scelta sia tua, basata su chi sei oggi e su cosa desideri diventare.

Non temere di cambiare idea lungo il percorso: ogni esperienza, se vissuta con consapevolezza, ti aiuta a costruire la tua strada.