Con l’aggiustamento proposto dal decreto ministeriale n. 1115 del 22 dicembre 2025, sarebbero circa 22.500 gli studenti risultati idonei per la prossima graduatoria nazionale del 12 gennaio 2026, che regola l’accesso a Medicina. A fronte, come specificato dal fabbisogno di personale sanitario, di 17.278 posti per l’anno 2025/2026.

Cosa prevede il decreto Bernini e come cambia la graduatoria?

Il dm firmato dalla ministra dell’Istruzione Annamaria Bernini – secondo molti attori del dibattito da interpretare come una prova del fallimento del semestre filtro – introduce una principale novità: alla graduatoria nazionale potranno partecipare tutti coloro che hanno superato (da 18/30 in su) almeno uno dei tre esami obbligatori (chimica, fisica e biologia), le cui lezioni si sono tenute durante il semestre filtro. In origine, dovevano accedere alla graduatoria solo coloro che li avevano superati tutti ma, tra i rifiuti di votazione e il numero contenuto di appelli, molti posti sarebbero rimasti vacanti.

Nel testo del decreto viene ora chiarito che accedono alle prime sezioni della graduatoria (e quindi agli Atenei indicati) gli studenti che hanno superato i tre esami con un sistema di bonus (da 400 a 700 punti) a seconda di voti e rifiuti. Nelle sezioni successive tutti gli altri studenti che hanno superato uno o due esami su tre, purché si impegnino al recupero dei crediti mancanti. Per questi ultimi, infatti, l’immatricolazione al secondo semestre resta subordinata al superamento di prove di recupero organizzate dagli Atenei in modalità uniforme.

Il semestre filtro: irregolarità e critiche

Da settimane si rincorrono critiche verso il sistema del semestre filtro, definito “fallimentare” perché sviluppato senza consultare l’ambiente universitario e perché inaugurato senza verificare la capacità di gestione degli Atenei per esami, recuperi e lezioni, che infatti molti studenti hanno dovuto seguire da remoto.

Le due prove d’esame – svoltesi il 20 novembre e il 10 dicembre 2025 – sono state anch’esse oggetto di proteste, partite proprio dagli studenti. Da un lato per la difficoltà di alcuni quesiti, principalmente quelli di Fisica, dall’altra per le numerose irregolarità di cui sono state ricche entrambe le date di esame.

Gli studenti hanno denunciato: uso di apparecchiature tecnologiche (tra cui anche Google lens), uso di intelligenza artificiale, diffusione dei quesiti online, comunicazione illecita e suggerimenti da fuori che potrebbero aver falsato le prove. Gli atenei si sono difesi lamentando difficoltà organizzative e il Ministero ha provato più volte a smentire qualsiasi irregolarità, chiarendo che ci sarebbero stati annullamenti delle singole prove dei trasgressori.

Cosa succederà ora con la graduatoria? In attesa della data si comincia già a parlare di ricorso in massa per tanti studenti. Inoltre resta il problema di chi ha l’immatricolazione sospesa in attesa degli esami di recupero, che non è detto vengano superati con profitto, ma che di fatto prolungheranno le tempistiche e porteranno alcuni studenti a dover pensare ad una soluzione alternativa ad anno accademico inoltrato.