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Dal 2025 l’ingresso a Medicina nelle università pubbliche italiane non passa più da un test secco a crocette, ma da un percorso più strutturato: il semestre filtro. Gli studenti frequentano il primo semestre libero ma per poter continuare a studiare devono superare tre prove scritte nazionali.
Queste verifiche sono il vero cuore selettivo della nuova riforma. Comprendere bene come funzionano, cosa studiare, come prepararsi e quali strategie usare per superarle è essenziale. Vediamo in cosa consistono i tre esami e come affrontarli con metodo e consapevolezza.
Come funzionano le tre prove scritte del semestre filtro
Il semestre filtro prevede, alla fine del primo semestre (da settembre a novembre), lo svolgimento di tre prove scritte nazionali, organizzate in due appelli:
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Primo appello: 20 novembre 2025;
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Secondo appello: 10 dicembre 2025.
Gli studenti possono sostenere tutte le prove nel primo appello, oppure distribuirle tra i due. Le materie previste sono:
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Biologia
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Chimica e Biochimica
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Fisica
Le prove sono identiche in tutte le sedi pubbliche italiane e sono elaborate dal MUR. Ogni esame è così strutturato:
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31 domande a risposta multipla;
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45 minuti di tempo;
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Punteggio minimo per superare ogni prova: 18/30.
Il punteggio massimo complessivo è 93 punti. Per risultare idoneo e accedere al secondo semestre di Medicina, è necessario superare tutte e tre le prove.
Come prepararsi alle tre prove: metodo, piano di studio e risorse
Uno degli errori più comuni è credere che basti ripassare i libri del liceo. Il semestre filtro richiede capacità di affrontare domande applicative, sintetiche e complesse, spesso in stile test universitario.
La preparazione deve unire studio teorico + esercitazione pratica continua. Ti servono:
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Manuali universitari consigliati nei corsi;
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Libri di preparazione specifici;
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Schemi e riassunti personali, da rivedere più volte;
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Banche dati di quiz per ogni materia;
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Simulazioni a tempo, settimanali nelle fasi finali.
Organizzare un piano di studio da settembre a novembre
Ecco un esempio di organizzazione su 12 settimane:
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Settimane 1-4: studio teorico approfondito di ogni materia
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Settimane 5-8: studio + esercizi settoriali per argomento
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Settimane 9-10: simulazioni divise per materia
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Settimane 11-12: simulazioni complete da 3 prove, a tempo reale
Dedica almeno 2 ore al giorno, alternando materie, e 3-4 ore nei weekend per test interi o recupero.
Le domande tipo: cosa aspettarsi e come affrontarle
Le domande non saranno mnemoniche o puramente nozionistiche: i quesiti del semestre filtro punteranno su:
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Applicazione di concetti scientifici;
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Ragionamento logico e collegamenti interdisciplinari;
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Interpretazione di grafici, tabelle, esperimenti.
Esempi frequenti:
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Biologia: ciclo cellulare, genetica mendeliana, DNA/RNA, meccanismi di trascrizione;
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Chimica: bilanciamenti, legami, reazioni organiche e inorganiche, acidi e basi;
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Fisica: statica, dinamica, circuiti elettrici semplici, ottica, energia;
Ogni domanda presenta 5 opzioni, con una sola corretta. Nessuna penalità per errore: quindi, conviene sempre rispondere.
Come gestire il tempo durante le prove selettive
Ogni prova dura 45 minuti per 31 domande: poco più di 1 minuto a quesito. Il tempo è uno dei veri ostacoli. Ecco alcune strategie:
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Parti dalle domande più facili, quelle a colpo d’occhio
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Se una domanda ti blocca, saltala subito
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Alla fine, rivedi solo se hai tempo
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Usa tecniche di “riconoscimento dell’errore” per eliminare risposte impossibili
Un buon consiglio pratico: fai almeno 10 simulazioni cronometrare nei 20 giorni precedenti agli appelli. Allenarsi alla pressione all’ansia è parte della preparazione.
Errori comuni da evitare
Ecco gli errori che, di solito, fanno perdere più punti:
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Sottovalutare la Fisica, studiandola solo per ultima
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Focalizzarsi su una materia sola, trascurando l’equilibrio
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Non allenarsi al formato a quiz
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Studiare solo da teoria, senza testare l’applicazione
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Rimandare le simulazioni ai giorni prima dell’appello
Prepararsi alle tre prove è come allenarsi per una gara: serve resistenza, ritmo e simulazione continua.
Cosa succede se non superi le prove?
Se non raggiungi almeno 18/30 in tutte le prove, non entri in graduatoria nazionale. Ma la riforma prevede tutela e continuità:
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Mantieni i 18 CFU ottenuti nel semestre;
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Prosegui nel corso affine scelto all’iscrizione (es. Biotecnologie, Farmacia…);
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Puoi ripetere il semestre filtro fino a 3 volte durante gli anni universitari.
Questo significa che l’insuccesso non è definitivo, e puoi riprovare con un bagaglio di esperienza in più.
Con metodo e costanza, superare le tre prove è possibile
Le tre prove del semestre filtro non sono un quiz a memoria, ma un vero esame di maturità scientifica. Premiano chi ha una buona base, ma soprattutto chi:
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Si prepara con metodo e continuità;
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Usa strumenti aggiornati e mirati;
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Fa simulazioni frequenti;
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Gestisce bene il tempo e lo stress;
Il nuovo modello basato sul semestre filtro è impegnativo ma più equo: offre tempo, accesso libero al semestre, e più occasioni per dimostrare il proprio valore.