La lotteria delle graduatorie di scorrimento per l’accesso alle facoltà di Medicina e Chirurgia prosegue inesorabilmente; è da ottobre, infatti, che migliaia di aspiranti camici bianchi sono costretti a incrociare le dita sperando di conquistare un posto nella facoltà prediletta, o anche solo il diritto a immatricolarsi in una sede qualsiasi.
Il meccanismo è ormai noto: chi il 4 ottobre, in occasione della prima graduatoria nazionale, non ha visto comparire la dicitura “assegnato” sul portale web Universitaly, ha saputo con certezza di non aver ottenuto il via libera all’iscrizione nell’ateneo indicato come prima scelta. I fortunati assegnatari, dal canto loro, sono stati obbligati a procedere con l’immatricolazione entro quattro giorni lavorativi, pena l’esclusione dalla graduatoria; per tutti gli altri, ci sono state fino ad oggi sei graduatorie di scorrimento ad alimentare sogni e speranze. I prenotati, ovvero coloro che si sono assicurati un “banco” ma non nella loro Università preferita, devono affrontare il dilemma tra l’accontentarsi e mettersi subito sui libri oppure aspettare e confidare negli spostamenti della graduatoria (premurandosi, comunque, di confermare l’interesse all’immatricolazione). Per i cosiddetti “idonei”, invece, sono proprio le graduatorie di scorrimento a rappresentare l’ultima chance di varcare le soglie della facoltà di Medicina.
Già dopo il primo scorrimento, però, il percorso si è fatto più arduo. Con il passare delle settimane il numero di atenei che ha ancora posti a disposizione si riduce e, in particolare, le modifiche della graduatoria tra il terzo e il quarto scorrimento sono state davvero minime. A riaccendere le speranze delle aspiranti matricole, sono arrivate la quinta e sesta graduatoria. Nello specifico, con il quinto scorrimento si sono evidenziati spostamenti abbastanza cospicui, anche se parallelamente è stato inevitabile che altre facoltà si aggiungessero all’elenco di quelle che hanno dichiarato il tutto esaurito: è il caso di Catania (Odontoiatria) e Pavia (Medicina). Gli aspiranti dentisti sono quelli che forse di più soffrono in queste settimane: i movimenti nella loro graduatoria sono risultati particolarmente imprevedibili, con atenei che sono praticamente fermi al palo e altri che hanno improvvisamente fatto scalare diverse posizioni. Il sesto scorrimento è stato meno corposo e ha sancito la fine dei posti a Padova (Medicina), mentre Verona (Medicina) ha un solo scranno ancora a disposizione.
In tutto ciò, gli scorrimenti non sono finiti e la partita è ancora aperta visto che solo 8 sedi su 73 hanno chiuso definitivamente i battenti.