A poca distanza dalla pubblicazione della graduatoria ufficiale per l’immatricolazione alle facoltà di Medicina sparse in tutta Italia, gli studenti sono ancora alle prese con le diciture: assegnato o prenotato? Idoneo oppure no? In cima alla lista dei fortunati, gli “assegnati”, ovvero coloro che hanno ottenuto un posto nell’Università indicata come prima scelta. Possono sperare di coronare il sogno di indossare il camice bianco anche i “prenotati”, che conquistano il diritto di immatricolarsi in una delle facoltà indicate come successive alla preferita. In questo caso, si può procedere direttamente all’iscrizione o confidare negli scorrimenti della graduatoria per riuscire a centrare sedi più ambite, a patto di confermare comunque l’interesse all’immatricolazione. Situazione più complessa per gli idonei, cui non rimane che sperare negli scorrimenti, mentre i non idonei sono al di sotto del punteggio minimo per l’ingresso in graduatoria.
A conti fatti, il bilancio dei test di Medicina per il 2016 è abbastanza impietoso: non solo sono già stati annunciati ricorsi a pioggia per le numerose irregolarità riscontrate, ma anche gli studenti che hanno conseguito ottimi punteggi rischiano di rimanere esclusi. Come segnalato nelle scorse settimane, era evidente che quest’anno la soglia minima per ottenere l’accesso si sarebbe notevolmente innalzata, ma le cose sono andate ancora peggio del previsto. I 63/64 punti segnalati dagli esperti, infatti, sono bastati a malapena per le sedi di Sassari, Catanzaro e Napoli Seconda Università. Sono necessari ben altri score per l’ingresso negli atenei delle città del Nord d’Italia: Padova, Milano, Bologna, Pavia e Verona hanno a dir poco la fila all’ingresso. Prendendo come esempio l’università veneta, ci sono 719 aspiranti medici che l’hanno indicata come prima scelta ma i posti a disposizione sono appena 343. In questo caso, ci sono voluti 73,5 punti per ottenere il via libera all’iscrizione, e 376 studenti risultati idonei dovranno optare per un altro ateneo o attendere eventuali rinunce. Ma anche il Meridione talvolta chiude le porte in faccia agli studenti: alla Federico II di Napoli, a fronte di 545 candidati vincitori solo 445 potranno effettivamente iscriversi.
Comunque non tutte le sedi sono così affollate: l’Università La Sapienza di Roma è stata preselezionata da 624 studenti, lasciando 250 posti a disposizione; l’altro ateneo romano, Tor Vergata, ha spazio a sufficienza per ulteriori 137 matricole. Guardando al Nord, le facoltà un po’ meno richieste sono nelle città di Firenze, Siena e Genova.